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Las Sicilia-Vertice sindacati-ministero-600 posti in più, per la Sicilia solo 40

Roma. Seicento 25 posti in più: è questo il risultato dell'incontro sugli organici del personale docente della scuola svoltosi ieri tra i sindacati e i dirigenti del ministero dell'Istruzione...

05/05/2004
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La Sicilia

Roma. Seicento 25 posti in più: è questo il risultato dell'incontro sugli organici del personale docente della scuola svoltosi ieri tra i sindacati e i dirigenti del ministero dell'Istruzione. Un risultato che lascia del tutto insoddisfatta la Cgil scuola. "Sono numeri - ha dichiarato il segretario generale Enrico Panini - assolutamente insufficienti rispetto alle richieste delle famiglie e delle scuole. Per di più - ha aggiunto - sono distribuiti con criteri assolutamente discrezionali e incomprensibili". Per fare un esempio, la Sicilia aveva segnalato la mancanza di quasi mille posti, ieri ne ha ottenuti soltanto 40. Secondo la tabella del ministero (Organici di diritto anno scolastico 2004-2005 integrazione posti), i 625 posti in più sono così ripartiti: Calabria 20, Campania 50, Emilia Romagna 100, Friuli 35, Lazio 50, Liguria 20, Lombardia 100, Marche 20, Piemonte 70, Puglia 30, Sicilia 40, Toscana 40, Veneto 50.
L'incontro di ieri è stato invece giudicato positivamente dallo Snals-Confsal. "Per gli organici - ha dichiarato il segretario generale Fedele Ricciato - il risultato fin qui conseguito è da considerare positivo, anche se non pienamente soddisfacente rispetto agli obiettivi che ci eravamo preposti". Lo Snals ha quindi reso noto di aver chiesto un "chiarimento definitivo" al ministro Moratti per i docenti delle lingue straniere e per quelli dell'area tecnologica per i quali in settimana si aprirà un tavolo con il ministero per trovare concrete soluzioni in termini di impegno orario e organici.
I 625 posti in organico in più "sono il frutto delle tante proteste fatte in questi giorni e del confronto che c'è stato con il ministero". Così Massimo Di Menna, segretario generale della Uil scuola, ha commentato l'esito dell'incontro odierno in viale Trastevere. "Sicuramente - ha aggiunto - non risolvono le esigenze e le richieste da più parti rappresentate. Nell'incontro di ieri la Uil ha riproposto l'esigenza di determinare organici stabili e pluriennali sulla base delle effettive esigenze delle scuole, attraverso l'anagrafe degli studenti e non come si continua a fare partendo dai tagli che si devono ridistribuire nelle varie regioni. Quello della stabilità degli organici - ha concluso Di Menna - è uno dei temi che verranno riportati all'attenzione del ministro nell'incontro del prossimo 6 maggio".
La Cisl scuola, nel sottolineare che la rilevazione degli alunni iscritti evidenzia accentuate variazioni rispetto alla previsione (-11.000 scuola media, -3.000 scuola infanzia), ribadisce che "i criteri di stima degli alunni previsti non sono attendibili" e evidenzia la necessità di ricercare nuovi metodi di definizione degli organici "in grado di dare certezza e stabilità alle scuole". "Per stare dentro i tetti provinciali - rileva in una nota - non sempre si rispettano le regole per la formazione nelle classi, i parametri di definizione dell'organico funzionale, condizioni di inserimento degli alunni portatori di handicap ecc. Le nuove quote di organico attribuite, seppure rappresentano un tentativo di risposta - conclude la nota - giungono tardivamente e sono comunque assolutamente insufficienti a risolvere le situazioni di sofferenza più accentuate".


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