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La Stampa-Val d'Aosta.La riforma scolastica è legge

APPROVATA LA NORMATIVA REGIONALE CHE TRA L'ALTRO ABOLISCE IL CONTESTATO DOPPIO PUNTEGGIO PER I PRECARI La riforma scolastica è legge Perrin: "L'assessore Charles "ostaggio" per 2 anni" ...

28/07/2005
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La Stampa

APPROVATA LA NORMATIVA REGIONALE CHE TRA L'ALTRO ABOLISCE IL CONTESTATO DOPPIO PUNTEGGIO PER I PRECARI

La riforma scolastica è legge

Perrin: "L'assessore Charles "ostaggio" per 2 anni"

Gianpaolo Charrère
AOSTA
Dopo due anni di dibattito e un pomeriggio di discussione in aula, ieri sera poco dopo le 20 il Consiglio Valle ha approvato la nuova legge regionale sulla scuola. Il via libera è arrivato con i voti della maggioranza (Union Valdôtaine e Ds), ma anche con il consenso della Stella Alpina e della Fédération Autonomiste, mentre la Casa delle Libertà e l'Arcobaleno si sono astenuti. Il primo effetto è la sparizione del doppio punteggio che premiava i precari inseriti nelle scuole oltre i 600 metri di quota, senza effetto retroattivo. E' stato introdotto un esame sulla storia e la cultura della Valle per gli insegnanti di francese di altre regioni, che finora di vedevano assegnare cattedre di ruolo scavalcando colleghi locali, come è accaduto anche in tre casi recenti. Su quest'ultima questione c'è stata qualche scintilla: "C'è rischio di incostituzionalità", ha detto Dario Frassy. "Si tratta di applicare lo Statuto speciale", ha ribattuto Giovanni Sandri, relatore del disegno di legge.
Nel suo intervento, Sandri ha detto che il provvedimento "difende la peculiarità valdostana, mentre nel resto d'Italia avanzano i venti della privatizzazione". Con la nuova legge, la giunta regionale potrà definire standard di composizione delle classi, e di organico degli insegnanti, in grado "di tutelare - ha detto ancora Sandri - la presenza formativa nelle località di montagna, come Cogne, Fontainemore o Gressoney, dove è necessario garantire la continuità della presenza scolastica".
Per la prima volta, viene prevista la promozione del patois. Nel dibattito, c'è da registrare la dura presa di posizione dell'ex presidente della Regione Carlo Perrin, che non ha risparmiato rasoiate, parlando di "assessore ostaggio per due anni di veti, certo non del presidente, ma di qualcun altro. Ora - ha detto Perrin rivolgendosi a Teresa Charles - lei sarà finalmente libera, e soprattutto ben accompagnata, e potrà fare una vera riforma della scuola valdostana, cosa che io stesso auspico. Oggi ci limitiamo ad approvare un disegno di legge che salva "in extremis" il lavoro dell'assessore".
Per Laurent Viérin, dell'Uv, la nuova legge è un modo "per adattare la riforma Moratti alla Valle e non il contrario". Dario Comé, Stella Alpina, ha detto che "i principi della legge sono poco incisivi", e Francesco Salzone ha lamentato "lo scarso coraggio nel promuovere l'inglese". Dario Frassy, della Casa delle Libertà, ha detto che il provvedimento "è un pasticcio fatto per togliere ogni riferimento alla riforma Moratti". Secondo Dina Squarzino, dell'Arcobaleno, la legge "pur condivisibile in alcune parti, suscità perplessità nel suo complesso".


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