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La Stampa-Torino:Prove della nuova scuola tra problemi e incertezze

NEGLI ISTITUTI PRONTI ALLA SPERIMENTAZIONE PER MATERNE ED ELEMENTARI Prove della nuova scuola tra problemi e incertezze C'è chi l'ha definita, en passant, "un'avventura": perché, al m...

06/09/2002
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La Stampa

NEGLI ISTITUTI PRONTI ALLA SPERIMENTAZIONE PER MATERNE ED ELEMENTARI
Prove della nuova scuola tra problemi e incertezze

C'è chi l'ha definita, en passant, "un'avventura": perché, al momento, tra dichiarazioni e successive correzioni, nessuno ne conosce ancora gli esatti contorni. E' la sperimentazione che coinvolgerà la scuola dell'infanzia e le elementari - una delle novità 2002/2003 -, per le famiglie sinonimo di frequenza anticipata: per i piccoli (3 anni entro febbraio 2003), un'alternativa al nido (difficile da trovare e costoso), per i più grandicelli (6 anni entro febbraio 2003), la risposta alla precoce acquisizione di conoscenze e competenze. Come verranno selezionati i bambini? Per l'elementare, la bozza Moratti assegna la priorità ai piccoli provenienti dalla materna di circolo, ma parla anche, in generale, di riapertura delle iscrizioni. Per la materna ipotizza, ma solo in accordo con gli enti locali, la possibile costituzione di nuove sezioni. I tempi? I bambini potrebbero arrivare a destinazione a fine mese, ma in merito non esistono certezze. Comunque, si tratterà di un'esigua avanguardia: in ogni provincia poche decine se non unità, dal momento che (se il decreto, atteso dopo il 10 settembre, non sarà sostanzialmente modificato) la sperimentazione riguarderà solo due circoli statali e una scuola paritaria. A Torino si sono candidate le direzioni didattiche "Pacchiotti", "Sinigaglia", "Santarosa", "Roberto d'Azeglio", il 2° Circolo di Chivasso, la paritaria "Cadorna". "La situazione sarà chiara entro la settimana: in questi giorni stanno arrivando altre adesioni", spiega la dottoressa Marina Bertiglia, direttore regionale dell'Istruzione. "Parecchie scuole torinesi si sono dichiarate interessate". E' escluso che possa sperimentare l'anticipo della scuola dell'infanzia chi ha bimbi di 3 anni in lista d'attesa: avrebbero in ogni caso la precedenza. L'anticipo, però, non è che un elemento. Perché la sperimentazione tocca "tutti gli aspetti pedagogici e metodologici-didattici". Punti-cardine, semplificando, sono l'inglese, l'informatica, la riorganizzazione del tempo-scuola (né pieno né modulo), il "maestro prevalente", il "portfolio delle competenze". Maria Teresa Fontana, dirigente della "Roberto d'Azeglio", sperimentatrice di nuovi percorsi didattici in tempi decisamente diversi e più pionieristici degli attuali, ha aderito perché "spinta dalle richieste delle famiglie, molte delle quali già oggi iscrivono i figli nelle scuole private per la "primina" e arrivano da noi in seconda. La nostra piccola succursale di strada Santa Margherita, che ha ancora qualche posto vuoto e che ha accanto la scuola materna, a sua volta non al completo, si presta: le maestre sono abituate a lavorare insieme". Non solo. "Nell'organizzazione a "moduli", in parte utilizziamo già il "maestro prevalente", in prima soprattutto". Per il resto? "Novità metodologiche? I colleghi non sanno, è tutto vago. Noi abbiamo garantito l'inglese e l'informatica. Quanto al "maestro prevalente", è un sistema per risparmiare". Sally Paola Anselmo, dirigente della "Pacchiotti", in sintonia con gli indirizzi Moratti per la scuola, spiega: "Con i docenti ci siamo detti che è meglio provare direttamente, piuttosto che farci poi insegnare da altri. Penso che per sperimentare l'anticipo sia meglio formare un nucleo di allievi omogeneo per età, chiedendo un aumento di organico". Aggiunge: "Chi ha esperienza di insegnamento nelle pluriclassi di montagna sa quanto è difficoltoso tenere insieme livelli di maturazione diversi". Bruna Maria Vaira, dirigente della "Santorre di Santarosa", ieri ha riunito i docenti coinvolti nella sperimentazione. "Da noi - se la otterremo - riguarderà tutte le prime e nessuno si nasconde che significherà lavoro aggiuntivo. Concorrere ci è sembrato indispensabile: da un lato, dopo le prime notizie sull'anticipo, siamo stati subissati di richieste da parte di genitori di bambini nati entro maggio, con buone capacità di lettura e scrittura; dall'altro ci coinvolge il discorso del percorso individualizzato sulla base delle indicazioni prioritariamente fornite dall'insegnante prevalente".
Maria Teresa Martinengo

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