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La Stampa-Aosta-Tensioni e incertezze tra i precari della scuola

ATTESA DEL DECRETO CHE RIAPRE LE GRADUATORIE PERMANENTI PER L'ASSEGNAZIONE DI SUPPLENZE E POSTI A RUOLO Tensioni e incertezze tra i precari della scuola I nuovi parametri trovano discordi i...

21/04/2004
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La Stampa

ATTESA DEL DECRETO CHE RIAPRE LE GRADUATORIE PERMANENTI PER L'ASSEGNAZIONE DI SUPPLENZE E POSTI A RUOLO

Tensioni e incertezze tra i precari della scuola

I nuovi parametri trovano discordi i sindacati

Cristiana Marchesini
AOSTA
Clima di tensione e incertezza per il personale docente e educativo che attende entro questa settimana la riapertura delle graduatorie permanenti per l'assegnazione di supplenze e posti a ruolo.
In Valle circa 500 precari, sui 2000 insegnanti della scuola primaria e secondaria, dovranno aggiornare il proprio punteggio di servizio secondo nuovi parametri che trovano discordi i sindacati.
"Il decreto legge che permette la riapertura delle graduatorie - spiega Riccardo Monzeglio della Cisl - accentua i disequilibri esistenti e aumenta la precarietà del precariato e in maniera inaccettabile non permette alle organizzazioni sindacali di discutere sui punti in questione. Il decreto è poi esso stesso precario, dal momento che, una volta stilati i punteggi, necessita di 60 giorni per essere convertito in legge e se questo non avviene nella stessa forma e con gli stessi identici contenuti fra due mesi dovremo rifare le graduatorie".
Secondo Alessandro Celi dello Snals, il decreto ministeriale atteso a giorni riesce a riequilibrare i punteggi degli insegnanti nella scuola secondaria, mentre sono possibili problemi per i docenti della primaria dell'infanzia ed elementare: "Nelle graduatorie delle scuole medie e superiori, i precari in servizio da anni manterranno in generale posizioni più alte rispetto a quelli di recente abilitazione attraverso Sis - precisa Celi -. Nella scuola primaria, invece, la determinazione di punteggi che non creano distacco fra chi ha superato l'abilitazione con voto alto e chi ha avuto un voto basso, potrà sconvolgere le attuali posizioni in graduatoria".
Secondo Raimondo Donzel della Cgil, si sta creando una situazione particolarmente difficile per i precari che si sono abilitati con concorsi ordinari dal '99 in poi: "A questi - dice - non è riconosciuto un percorso storico. Al contrario, sono tenuti in una "terra di nessuno", nella quale sono scavalcati ogni volta che si rideterminano le regole che attribuiscono i punteggi. Sempre meno il governo si impegna in assunzioni, solo 15 mila in tutta Italia, a fronte di 50 mila posti liberi negli organici di diritto, mentre sempre più esso mette in atto forme di risparmio che hanno portato alla soppressione di 6 mila cattedre nell'ultimo anno scolastico".
"In questa situazione - dice Donzel - si sta scatenando una guerra disperata tra lavoratori al fine di avere il punteggio sperato. Ci telefonano in continuazione. Ma al di là delle singole situazioni è necessario riflettere sul futuro che ci aspetterà con la riforma Moratti, con la quale è prevista una drastica riduzione di posti che farà sentire i suoi effetti proprio sui precari. Inoltre trovo scioccanti le dichiarazioni di Asciutti, di Forza Italia, secondo cui "nessuno più dovrà illudersi di essere assunto solo perché dichiarato idoneo", ciò che fa pensare si vada verso la soppressione delle graduatorie e la libera scelta del personale da parte del dirigente, per noi inaccettabile nel servizio pubblico".


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