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La Stampa-Aosta-Peggiorato negli ultimi anni il rapporto tra genitori e docenti della scuola primaria.

Sono una insegnante della scuola elementare valdostana. Approfitto delle vacanze estive per esprimere ad alta voce alcune riflessioni. Amo, nonostante tutto, il mio lavoro che svolgo con serio im...

26/07/2004
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La Stampa

Sono una insegnante della scuola elementare valdostana. Approfitto delle vacanze estive per esprimere ad alta voce alcune riflessioni. Amo, nonostante tutto, il mio lavoro che svolgo con serio impegno da molti anni. Con rammarico però, come molti altri colleghi, mi trovo a constatare quanto sia peggiorato negli ultimi anni il rapporto tra genitori e docenti della scuola primaria. Il ruolo della famiglia, in virtù dei decreti delegati, è stato ultimamente rilanciato all'interno della scuola; i genitori come primi responsabili dei figli hanno il diritto e il dovere di partecipare al progetto educativo della scuola, ma spesso demandano alla stessa anche compiti educativi e di cura poco pertinenti con gli scopi peculiari dell'educazione scolastica, salvo poi bollare apertamente come intromissioni o ingerenze taluni comportamenti o iniziative degli insegnanti nei confronti dei loro figli. Questo nulla ha a che vedere con lo spirito di collaborazione e con la critica costruttiva, nel rispetto dei ruoli e delle reciproche competenze, necessari affinché la scuola, così come la famiglia, possa assolvere il suo compito educativo, cioè alla formazione della persona e del cittadino. Nessuno si immagina di sottovalutare l'operato di un medico o di un architetto e neppure pretende che questi ultimi si limitino ad agire solo in ragione dei desideri del paziente o del cliente. Gli specialisti di un settore sono infatti in grado, sulla base della loro professionalità, di individuare le necessità dei singoli e agire di conseguenza, ed è proprio in un rapporto basato sul rispetto, sulla collaborazione e sulla fiducia tra loro e i loro interlocutori che sta la chiave di un successo terapeutico o della realizzazione di un progetto. Ed è in questa prospettiva di rispetto e di fiducia reciproci che scuola e famiglia avrebbero da tempo dovuto lavorare insieme per formare le nuove generazioni di genitori e di insegnanti. Ma questa speranza finora è stata largamente disattesa. Fino a quando?
LETTERA FIRMATA
Aosta


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