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La Siciliaa-Pianeta scuola Levata di scudi contro la riforma

Pianeta scuola Levata di scudi contro la riforma Il mondo della scuola è in subbuglio. Anche in provincia di Ragusa dove la riforma della Pubblica istruzione voluta dal Governo nazionale compo...

18/03/2003
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La Sicilia

Pianeta scuola Levata di scudi contro la riforma

Il mondo della scuola è in subbuglio. Anche in provincia di Ragusa dove la riforma della Pubblica istruzione voluta dal Governo nazionale comporterà dei drastici tagli di personale. Questo, almeno, quanto sostiene la segreteria provinciale della Cgil che ha promosso per domani, presso la sala Avis, a partire dalle 16, un incontro-dibattito sul tema. I lavori verranno chiusi da Enrico Panini, segretario nazionale della Cgil Scuola. Ma intanto il segretario generale ibleo, Tommaso Fonte, unitamente al segretario provinciale di categoria, Giovanni Avola, diffondono i dati sull'entità dei tagli che si potrebbe verificare nell'area iblea.
"Le unità a rischio - spiegano i sindacalisti - sono 78 per quanto concerne i docenti delle scuole di istruzione secondaria superiore. Altri 32 posti sono poi a rischio per i docenti delle scuole medie. Quindi 28 alle elementari. Inoltre, la maggior parte di posti verrà persa nel personale Ata con un'oscillazione che varia, secondo le nostre stime, da 130 a 150 unità. Insomma, c'è poco da stare allegri per un settore in crisi che, adesso, potrebbe davvero subire un colpo tremendo". Fonte e Avola, che venerdì pomeriggio hanno anche tenuto una conferenza stampa in proposito, spiegano che dall'incontro emergerà una posizione ben chiara del sindacato. "In Sicilia - dichiara Fonte - è stata votata la legge che depotenzia il settore pubblico dell'istruzione a vantaggio di quello privato. Si tratta di una scelta che la Cgil ritiene inaccettabile su cui non esistono margini di confronto. Ecco perchè chiamiamo tutti alla mobilitazione generale". E la protesta non riguarda soltanto il personale scolastico. A scendere in piazza saranno anche gli studenti iblei che da oggi hanno programmato una serie di manifestazioni per protestare contro la riforma Moratti e dire no alla guerra. Stamattina è previsto un corteo degli studenti delle scuole medie superiori.
Giorgio Liuzzo


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