La Sicilia-Tutto il personale della scuola pronto a scendere in piazza
mobilitazione sindacale Tutto il personale della scuola pronto a scendere in piazza Si prepara un gran movimento. Si scende in piazza con i sindacati, e intanto si annuncia uno sciopero dei la...
mobilitazione sindacale
Tutto il personale della scuola pronto a scendere in piazza
Si prepara un gran movimento. Si scende in piazza con i sindacati, e intanto si annuncia uno sciopero dei lavoratori docenti, dei dirigenti e del personale Ata (si asterranno dal servizio nella prima ora il 25 ottobre). Parte dunque la mobilitazione territoriale dei lavoratori della scuola, lo comunicano, in una nota congiunta, i segretari generali della Cgil, Cisl e Uil Scuola, Roberto Alosi, Marco Vero e Alfonso Graceffa. Le motivazioni rimangono perlopiù immutate, le stesse che hanno mosso il popolo studentesco e le forze sociali, in altre manifestazioni: contro la legge Moratti e il docente tutor, contro la finanziaria 2005, lo stato giuridico dei docenti e le nuove norme di reclutamento, lo smantellamento degli organici, la precarizzazione del personale, l'impoverimento della scuola pubblica, il mancato rinnovo economico del contratto di lavoro e la regionalizzazione del sistema d'istruzione.
Sono questi i temi trattati peraltro nel corso di ben novantotto assemblee indette contemporaneamente in tutte le istituzioni scolastiche del territorio dalle rappresentanze sindacali unitarie di Cgil, Cisl e Uil. "Un'occasione unitaria di confronto che segna l'avvio della mobilitazione in provincia - hanno dichiarato, nella nota, Alosi, Graceffa e Vero - Riteniamo inaccettabile il lento processo di destrutturazione del sistema dell'istruzione pubblica che colpisce le nostre istituzioni nell'ambito di un più ampio processo di privatizzazione e smantellamento dell'intero settore pubblico. Rifiutiamo con forza le logiche governative neoliberiste che riconoscono, anche nell'istruzione, come unico valore, il profitto privato, la precarizzazione del mercato del lavoro e aride logiche di risparmio. Siamo decisi ad intraprendere un percorso di rivendicazione salariale e professionale in grado di ricostruire una scuola pubblica libera da condizionamenti economici immediati e da perverse logiche di mercato affinché ritorni ad essere luogo di formazione autonoma delle conoscenze, contribuendo all'arricchimento sociale e culturale, nell'interesse di tutta la cittadinanza. Per queste ragioni, abbiamo voluto lanciare un chiaro messaggio unitario".