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La Sicilia-Testi scolastici le perplessità della Cgil

Testi scolastici le perplessità della Cgil La Cgil Scuola di Catania contesta la circolare del direttore generale dell'ufficio scolastico sul parere espresso da un avvocato dello Stato a propo...

04/07/2004
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La Sicilia

Testi scolastici le perplessità della Cgil

La Cgil Scuola di Catania contesta la circolare del direttore generale dell'ufficio scolastico sul parere espresso da un avvocato dello Stato a proposito dell'illegittimità delle delibere adottate dai collegi dei docenti sulla riforma Moratti e sulla adozione dei libri di testo. Lo fa con un intervento del segretario provinciale del sindacato, Franco Tomasello.la Cgil Scuola Franco Tomasello.
La contestazione riguarda appunto la circolare del direttore generale dell'ufficio scolastico regionale dott. Guido Di Stefano che, se da un lato aveva riconosciuto la libertà di discussione fra dirigente scolastico e docenti, dall'altro aveva puntualizzato l'obbligo di osservanza delle leggi da parte degli organi collegiali.
Infatti, l'autonomia non consente la disapplicazione delle norme sulla riforma e sulla scelta dei libri di testo. Insomma, le leggi vanno applicate ed i collegi dei docenti non hanno i poteri per sottrarsi a tale obbligo. In linea con la posizione espressa dal direttore generale è risultato il parere dell'avvocato dello Stato Laura Paolucci.
Da parte sua Tomasello rileva che "le delibere del collegio, per il fatto di essere atti definitivi possono essere invalidate solo dal Tar competente per territorio e pertanto è illegittimo riconvocare un collegio per farlo deliberare su un argomento già deliberato dal collegio medesimo".
"I dirigenti che ritengono illegittima una delibera scrive ancora Tomasello dal giorno successivo hanno la possibilità di impugnarla davanti all'organo giudiziario competente, se non si vuole che si possa valutare il loro operato come omissivo di un atto di ufficio".
ò; nè dice Tomasello trova giustificazone giuridica.
La direzione regionale rileva invece che "Il Dpr 275 che diciplina l'autonomia scolastica, la riconoosce nell'ambito e nel rispetto di alcune norme a carattere nazionale e regionale che regolano tutto il quadro dell'istruzione in Italia ed in quest'ottica va letto il contenuto della nota del 21 e quindi non può essere ritenuta una minaccia ai docenti. La scelta dei libri di testo può prevedere soluzoni diverse anche alternative. Ma sicuramente non avrebbe senso la scelta di un libro che non abbia alcun riferimento con la lezione che ciascun docente svolge durante l'attività didattica".
E' giurisprudenza costante che qualsiasi organo collegiale può risanare le proprie deliberazioni se ritiene di doverlo fare o se richiesto dai suoli componenti, proprio in ossequio al principio di piena autonomia di cui godono tali organi. E' scontato che essendo le deliberazioni degli organi collagiali atti definitivi per legge possono essere sindacati in sede giuridizionale. Ciò non toglie l'obbligo per il dirigente scolastico, che è di conseguenza il garante nella scuola sulla legittimità degli atti, di adottare tutti quei provvedimenti indispensabili perchè le deliberazioni di tutti gli organismi di gestione della scuola siano adottati nel pieno rispetto delle regole che sovrintendono al regolare svolgimento dell'attività didattica, nè, in considerazione del rapporto organico che lo lega all'organizzazione scolastica, sarebbe titolato ad impugnare dette deliberazioni".
Il presidente dell'Andis di Catania dott. Prastani pur condividendo le perplessità di una riforma che presenta non pochi punti oscuri, ha sostanzialmente confermato la posizione del direttore generale.
"L'esercizio di qualsiasi pubblica funzione può essere attuato nel rispetto delle leggi dello Stato alle quali non si può sottrarre nemmeno una scuola autonoma che deve organizzare l'offerta formativa nel rispetto delle finalità generali del sistema scolastico, come prevede lo stesso DPR 275. Sul rifiuto di adozione delle delibere dei libri di testo abbiamo espresso perplessità solo per i casi in cui l'adozione di materiali alternativi non era supportatada un adeguato iter procedurale. Sulle questioni più scottanit esprimo l'augurio che si possa giungere presto ad un pronunciamento del Tar del Lazio che, in un senso o nell'altro, farebbe finalmente chiarezza".
MARIO CASTRO


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