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La Sicilia-SIracusa-Nella scuola targata Moratti

nota della cgil Nella scuola targata Moratti i tagli non finiscono mai Sempre tagli. E' inevitabile riflettere sul dato quando in ballo c'è la ventata di nuove discutibili messe in atto dal ...

07/02/2005
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La Sicilia

nota della cgil Nella scuola targata Moratti
i tagli non finiscono mai

Sempre tagli. E' inevitabile riflettere sul dato quando in ballo c'è la ventata di nuove discutibili messe in atto dal ministro Moratti. "Il nuovo sistema di istruzione professionale secondario superiore, disegnato dal Ministro Moratti, - afferma, in una nota, il segretario generale della Flc Cgil, Roberto Alosi che intende affidare l'intera partita alle Regioni, per l'anno scolastico 2006 e 2007, annuncia consistenti riduzioni di annualità dei corsi e di orari settimanali di lezione". Lo schema di Decreto, pubblicato il 18 gennaio scorso, prevede infatti la riduzione degli anni dell'istruzione professionale di stato dagli attuali cinque a soli quattro ed una compressione dell'orario settimanale di lezione dalle attuali quaranta ore ad un massimo di trenta.
"Il Ministro Moratti dichiara ancora Alosi si è sperticata a più riprese in queste settimane nel ribadire la pari dignità del nuovo sistema di istruzione e formazione professionale, previsto dalla sua riforma, col percorso liceale. Una prima riduzione (da cinque a quattro anni) rappresenterebbe una perdita secca, nella sola provincia, di ben 81 cattedre su un totale di 539 attualmente impegnate negli istituti in questione, frequentati da ben 5 mila e 51 alunni. Inoltre, il quadro orario settimanale di lezione ingloberà un quarto di ore facoltative e non più dunque obbligatorie e almeno un altro quarto, così recita il decreto ministeriale, inserite in un contesto lavorativo. Sarà insomma una specie di apprendistato sotto altro nome. A conti fatti, uno studente del riformando istituto professionale, che si avvalga della facoltà di non frequentare la parte non obbligatoria del curricolo e che sia destinatario della quota minima lavorativa (pari, cito letteralmente, almeno ad un altro 25% dell'orario settimanale), avrà diritto ad una formazione vera e propria solo per il restante 50% dell'orario".
Il che equivale a dire soltanto 15 ore settimanali, davvero pochine. Se poi la frequentazione dell'ambito lavorativo previsto dal decreto dovesse essere superiore, lo studente potrebbe trovarsi a non frequentare neppure un'ora effettiva di lezione. "Un organico di diritto costruito in questo modo osserva Alosi comporterebbe, solo a Siracusa, la perdita di 81 posti di insegnanti per la riduzione di un anno dell'istruzione professionale e di altre 229 cattedre per la riduzione delle ore settimanali di insegnamento in aula dalle attuali 40, oggi obbligatorie per tutti, alle sole 15 volute dal ministro. Complessivamente, l'attuale organico degli insegnanti di istituti professionali della provincia, che comprende oggi 539 unità, si impoverirebbe paurosamente, attestandosi a non oltre 230 docenti e registrando, in un sol colpo, la decurtazione di circa il 60% dell'intera platea docente di riferimento. Un abominio che si può e si deve fermare".


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