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La Sicilia-Siracusa-il secondo anno di applicazione della controriforma

scuola In vista un nuovo blocco di immissioni in ruolo E'stato da poco annunciato un nuovo blocco di immissioni in ruolo, anche se le notizie in merito sono poco chiare, ma c'è chi rivela il ...

30/06/2005
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La Sicilia

scuola
In vista un nuovo blocco di immissioni in ruolo

E'stato da poco annunciato un nuovo blocco di immissioni in ruolo, anche se le notizie in merito sono poco chiare, ma c'è chi rivela il suo sconforto.
"Si chiude il secondo anno di applicazione della controriforma al primo ciclo di istruzione, dichiara Roberto Alosi, segretario generale della federazione lavoratori della conoscenza della Cgil, e come ampiamente previsto, la scuola ha subito un duro colpo nonostante gli appelli anestetizzanti del ministro Moratti. Il tempo pieno e il tempo prolungato sono scomparsi dalle previsioni della circolare sulle iscrizioni per il 2005-2006, gli organici sono stati di fatto tagliati e solo nella nostra provincia perdiamo ancora 115 posti di lavoro fra docenti ed Ata nonostante il consistente incremento della popolazione scolastica".
Ulteriori nubi si addensano sul versante degli insegnanti di sostegno e nel corso dell'anno non sono stati tenuti in considerazione nemmeno i diritti dei più piccoli; Alosi , infatti, ricorda come "nelle scuole dell'infanzia del nostro territorio ben 347 bambini di soli due anni e mezzo siano riusciti ad entrare senza farsi troppo notare poiché la loro presenza non era legale mancando le intese con gli enti locali, le condizioni e le strutture per l'accoglienza".
Altre situazioni angoscianti hanno riguardato "nella scuola primaria il docente tutor che, sottolinea il segretario della Flc, uscito dalla porta ha cercato di intrufolarsi dalla finestra sotto le spoglie di insegnante prevalente e le schede di valutazione degli alunni fai-da-te che hanno tormentato gli insegnanti della scuola primaria e delle ex-medie, già impegnati in una lotta al fantasma chiamato portfolio". Per la riforma della scuola superiore altri problemi, "poiché - rimarca Alosi - dopo il tracollo elettorale alle regionali, il ministero ha sfornato varie bozze di riforma per poi inventarsi proposte in cui docenti di inglese insegnano francese e professori di lettere insegnano musica".
ANNALISA STANCANELLI


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