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La Sicilia-SINDACATI E STUDENTI. Sul piede di guerra

, sarà un autunno caldo SINDACATI E STUDENTI. Sul piede di guerra per "contrastare il caos generato dal ministro Moratti" Raccogliere i frutti neanche a parlarne. I risultati della Riforma ...

07/09/2003
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La Sicilia

, sarà un autunno caldo
SINDACATI E STUDENTI.
Sul piede di guerra per "contrastare il caos generato dal ministro Moratti"

Raccogliere i frutti neanche a parlarne.
I risultati della Riforma Moratti saranno senz'altro il piatto forte del nuovo anno scolastico (un bilancio interessante su azioni e reazioni), ed è chiaro, i disordini fomentati dal decreto sono tutt'altro che sopiti.
La scuola è nel caos, avvertono i sindacati.
Vige la stessa confusa regolamentazione che detta le priorità del governo e del ministero in questione.
"La riforma - afferma Pippo Zappulla, segretario provinciale della Cgil - di fatto è bloccata. La complessa vicenda del precariato vede rimaneggiata, per ben sei volte, in poco tempo, la graduatoria dei docenti, creando un grave paludamento di situazioni contrastanti che hanno messo tutti contro tutti. Il personale Ata, già bistrattato da pesanti provvedimenti di riduzione d'organico, insegue miraggi di stabilizzazione occupazionale e subisce il rischio di una becera forma di affidamento esterno dei servizi".
La vertenza occupazionale resta al palo, osserva Zappulla.
La conferma è il blocco delle immissioni in ruolo, nonostante la presenza, soltanto nel capoluogo, di mille 538 posti vacanti.
"Non ci sono risorse - aggiunge Zappulla - tranne che per le immissioni in ruolo degli insegnanti di religione e per le scuole private. I 4 mila 820 alunni, iscritti alla prima classe della scuola superiore della nostra provincia, potrebbero uscire dal circuito istruzione-formazione professionale a causa dell'abolizione della legge sull'obbligo scolastico, voluta dalla Moratti".
Lo strangolamento progressivo della scuola pubblica, secondo il sindacato, passerebbe attraverso paurosi tagli: per quantificarli, nel capoluogo comporterebbe la riduzione di 300 unità.
"La tanto propagandata riforma Moratti - afferma Zappulla - subisce una pesante battuta d'arresto nella scuola reale, nella comunità scientifica. A conferma bozze di decreti legislativi poi accantonati, atti amministrativi annunciati prima e modificati dopo, decreti inseriti in agenda dal Consiglio dei Ministri e mai discussi. Numerosissime scuole, anche a Siracusa, si rifiutano di adottare un modello di controriforma che non è mai stato trasformato in legge e che non condividono perché eliminerebbe il tempo pieno, riducendo a sole 27 le ore di lezioni settimanali. Tuttavia si tenta ancora di mascherare l'attuazione della legge Moratti, spacciandola per un'improbabile sperimentazione. Tutto ciò è inaccettabile - prosegue Zappulla - e segna l'assoluta incapacità del governo a dare risposte chiare alle legittime attese dei lavoratori del settore, introducendo un clima di dubbi, incertezze e sospetti di cui la scuola reale non ha bisogno. Per queste ragioni la Cgil rilancia uan stagione di mobilitazione per difendere il diritto pubblico al sapere, contrastando gli ultimi intollerabili provvedimenti assunti dal governo". Si preannuncia dunque ancora un anno caldo, di mobilitazioni e azioni dimostrative.
Uds non ha mai abbassato la guardia, organizzando e allineando la protesta alle motivazioni dei sindacati.
Per intanto hanno dato vita al consueto mercatino del libro usato, in viale Teracati n.77, che indicano soprattutto come un centro di aggregazione nonché luogo di confronto dove "le identità si mescolano e gli studenti dibattono sulle questioni che affliggono il mondo della scuola".
"La Moratti e il Ministro Tremonti intendono rimborsare le rette imposte dalle scuole private - commenta, con amrezza, Andrea Ossino di Uds - E' la dimostrazione di questo processo di impoverimento dell'istruzione che il governo sta portando avanti, a tutta prima".
V. T.


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