LA sICILIA-si rinnovano le Rsu delle scuole

Da domani si rinnovano le Rsu delle scuole

Da domani il personale docente e amministrativo della scuola dovrà eleggere i tre componenti tra docenti e personale Ata della Rsu (rappresentanza sindacale unitaria) per ciascuno dei 68 istituti della provincia nissena. La tornata elettorale, giunta al suo terzo appuntamento. si concluderà il prossimo venerdì con lo scrutinio finale. I sindacati confederali hanno presentato le loro liste in quasi tutte le scuole interessate; la Cgil è riuscita a coprire a tappeto tutti e sessantotto gli istituti, a seguire la Cisl con 66 liste e infine la Uil con 55.
Quest'anno hanno partecipato alla competizione elettorale per il rinnovo delle rappresentanze sindacali nel comparto scuola, oltre ai sindacati di categoria, Snals e Cobas, anche parecchie associazioni, tra cui non ultima quella dei dirigenti scolastici, con il risultato di un'evidente inflazione delle liste presentate, che ad alcuni ha fatto intravedere il pericolo di una dispersione di quelle energie che da sempre si sono trovate impegnate sul fronte delle istituzioni scolastiche.
"Le elezioni del 2003 - spiega Calogero Fasciana, segretario provinciale della Cgil scuola - sono importanti, in quanto potrebbero essere le ultime se va in porto il disegno di legge presentato dal Miur e attualmente in sede di commissione parlamentare, in cui se ne chiede l'abolizione allo scopo non formalmente dichiarato di dare più potere ai dirigenti scolastici. Pertanto diventa fondamentale dare un forte segnale al ministero con la massiccia partecipazione di docenti e non docenti al voto dei prossimi giorni".
Istituita nel 2000 la rappresentanza sindacale unitaria ha ampliato di anno in anno le sue prerogative all'interno delle singole istituzioni scolastiche, tanto che nell'ultimo contratto 2002-2005 oltre ad esserne confermate le tradizionali funzioni come le modalità di utilizzazione del personale in rapporto al Pof; i rientri pomeridiani; l'attuazione della normativa sulla sicurezza ecc., sono state introdotte due importanti novità (in palese contraddizione con il disegno di legge ministeriale) che riguardano i criteri generali per la ripartizione delle risorse del fondo d'istituto e quelli per l'attribuzione dei compensi accessori al personale docente, educativo e Ata. In parole povere sono diventate oggetto di contrattazione quelle materie di pertinenza finora esclusiva dei dirigenti e dei segretari amministrativi, come le somme da destinare al personale della scuola in relazione a progetti e a prestazioni effettuate al di fuori dell' orario di servizio.
"Le Rsu - dice Cesare Riggi, segretario provinciale della Cisl scuola, che attualmente conta in provincia il più alto numero di iscritti (circa 1500) - sono una risorsa per il mondo della scuola e a mio parere anche per gli stessi dirigenti scolastici, per cui tutte le organizzazioni sindacali si sono trovate concordi nel fare muro di fronte alla palese intenzione del governo di abolirle nei prossimi anni". "Non si poteva fare altrimenti - aggiunge Michele Milia, segretario della Uil scuola - in quanto il decentramento amministrativo si potrà continuare ad avere soltanto grazie presenza della Rsu all'interno della scuola".
Maria Grazia Pignataro