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La Sicilia-Scuola, varato il decreto per le nuove graduatorie

Scuola, varato il decreto per le nuove graduatorie LAURA CAPUTO Roma. Superato l'ultimo ostacolo per le quindicimila assunzioni nella scuola, già autorizzate lo scorso novembre. Il Consiglio ...

03/04/2005
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La Sicilia

Scuola, varato il decreto per le nuove graduatorie

LAURA CAPUTO
Roma. Superato l'ultimo ostacolo per le quindicimila assunzioni nella scuola, già autorizzate lo scorso novembre. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il decreto legge che ridetermina le graduatorie permanenti, dove sono iscritti i docenti in possesso di abilitazione dopo aver superato un concorso ordinario o riservato, e gli insegnanti diplomati nelle scuole di specializzazione Ssis che via via conseguono l'abilitazione.
Il provvedimento garantirà le immissioni in ruolo necessarie per il regolare avvio del prossimo anno scolastico (04-05). Il decreto legge presentato dal ministro Moratti introduce anche nuove modalità di calcolo delle spese di personale nelle università.
La graduatoria, rideterminata sulla base di una nuova tabella di valutazione, dovrà essere integrata e aggiornata ogni due anni. La tabella ridefinisce i punteggi dei titoli per l'inserimento nelle graduatorie permanenti, confermando per il resto i punteggi attuali e rispettando i princìpi affermati dalle pronunce della magistratura amministrativa.
Le novità, rispetto ai punteggi finora attribuiti, consistono nell'attribuzione di un "bonus" di 6 punti alle abilitazioni diverse dalla specializzazione Ssis; nella riduzione a un terzo del punteggio da attribuire al voto di abilitazione che ora viene graduato da 4 a 12 punti; nella riduzione a un terzo del punteggio attribuito per le altre abilitazioni, possedute in aggiunta a quella fatta valere come titolo di accesso; vengono, infine, riconosciuti 3 punti al diploma di specializzazione annuale, al "master" e al corso di perfezionamento.
Il dl affida poi alla contrattazione il compito di rideterminare il contingente dei posti riservato ai passaggi di ruolo degli insegnanti in servizio, in modo da destinarne il maggior numero possibile alle assunzioni dei precari. Attualmente risultano iscritti nelle graduatorie permanenti circa 288 mila docenti in attesa di nomina in ruolo, a fronte di circa 40 mila posti vacanti e di un "turn-over" annuale di circa 15 mila posti.
Dai sindacati arriva un giudizio negativo. Critica la Cgil-Scuola, secondo la quale sul precariato "il governo continua a muoversi con un pressapochismo inaccettabile". Anche la Cisl-Scuola fa presente che la decisione assunta è frutto di "una perseverante volontà di non ascolto di quanti, come i sindacati di categoria, hanno titolo per contribuire a individuare soluzioni condivise ed eque". La Uil-Scuola è sulla stessa linea: "Si mette ordine nelle graduatorie, ma non si risolve il problema del precariato". Per la Gilda è "una mezza misura".


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