La Sicilia-Scuola nel mirino i maestri di inglese
Scuola nel mirino i maestri di inglese Neanche a farlo apposta, una delle poche innovazioni digerite e "benedette", pure con qualche variazione, dalla Signora delle Riforme, rischia l'azzeramento...
Scuola nel mirino i maestri di inglese
Neanche a farlo apposta, una delle poche innovazioni digerite e "benedette", pure con qualche variazione, dalla Signora delle Riforme, rischia l'azzeramento. Stiamo parlando dell'insegnamento della lingua inglese nella scuola elementare, progetto concepito c'è da dire con le risorse della legge 440/97 (dunque in tempi premorattiani). Si stabilirono allora tre ore settimanali obbligatorie, a partire dalla terza classe elementare, per poi estenderle sperimentalmente anche alle prime classi. L'introduzione della lingua inglese nei programmi di studio nella scuola elementare, a Siracusa, rischia sicché, allo stato attuale, un dietrofront ingiustificabile. Un'opera di devastazione del sistema dell'istruzione pubblica, affermano i sindacati.
L'ultimo provvedimento, in ordine di tempo, riguarda i docenti specialisti della lingua straniera, per l'appunto, "falciati dall'articolo 16 comma 3 della legge finanziaria" come annuncia, in una nota, Roberto Alosi, segretario generale della Cgil Scuola. La neonata disposizione finanziaria prevede difatti proprio l'abolizione dei docenti specialisti, 74 nella nostra provincia, insegnanti chiaramente ad oggi in servizio. "La legge Moratti - aggiunge Alosi - ha imposto l'obbligo dell'insegnamento della lingua straniera sin dalle prime classi, solo per un'ora settimanale e per due invece nelle seconde. Allo stato dei fatti il servizio è garantito da docenti assegnati in aggiunta rispetto ai docenti della classe e dotati di competenze specifiche (laurea in lingue, superamento di procedure concorsuali o attestazione di corsi di formazione di 500 ore), i quali operano mediamente su almeno sei, sette classi. La nuova legge finanziaria riconduce l'insegnamento della lingua straniera nell'ambito dei docenti curriculari, cancella gli specialisti e impone corsi di formazione per tutti i docenti elementari che non siano in possesso del titolo specifico e quindi per un numero altissimo di insegnanti. Paradossalmente non prevede alcun finanziamento. E allora delle due l'una: o i corsi in parola non si faranno mai perché le risorse attuali non consentono certo una formazione di 500 ore, come nel passato, per un così gran numero di docenti, oppure si farà magari un corsetto di 20 ore che con la qualità della formazione prima e con le ricadute sulla qualità dell'insegnamento dell'inglese dopo non ha nulla a che vedere. E allora c'è il sospetto, ancora una volta, più fondato, che il vero obiettivo non sarà quello della famosa scuola delle tre "i", ma piuttosto quello di fare semplicemente cassa e tagliare altri posti. Costringere tutti ad insegnare inglese con un corsetto on line di poche ore, eliminando così lo spreco dei docenti specialisti di oggi, è evidentemente, per il governo, un boccone troppo succulento per non addentarlo".
Fortunatamente almeno l'assetto scolastico che attiene all'edilizia nel capoluogo sta registrando una benefica accelerata. Domani mattina, in via Minerva, sarà presentato il progetto per la sistemazione definitiva della scuola elementare di via Basilicata e delle aree di pertinenza.
V. T.