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La Sicilia-Riforma taglia-cattedre il 24 corteo e sit-in"

Riforma taglia-cattedre il 24 corteo e sit-in" "Svuotare le scuole". L'invito allo sciopero contro la riforma Moratti viene ribadito all'Ariston nel corso dell'assemblea convocata dalla Cgil alla...

20/03/2003
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La Sicilia

Riforma taglia-cattedre il 24 corteo e sit-in"

"Svuotare le scuole". L'invito allo sciopero contro la riforma Moratti viene ribadito all'Ariston nel corso dell'assemblea convocata dalla Cgil alla presenza del leader nazionale del settore scuola, Enrico Panini. Particolarmente allarmato il segretario generale provinciale della Cgil scuola, Franco Tomasello, per i riflessi che la riforma avrebbe sul corpo docente catanese e siciliano: "A Catania i riflessi in termini di taglio agli organici saranno immediati e quanto mai preoccupanti. Ci si avvia ad una diminuzione, nel capoluogo etneo, nel solo settore della scuola elementare, di 140 insegnanti. Affiancando questo dato alle 1813 cattedre tagliate nell'intera regione, si riesce ad avere un'idea dell'impatto, in termini occupazionali, della riforma in questione. E' per questo che il mondo della scuola dovrà presentarsi compatto all'appuntamento del 24 marzo, con un corteo che partirà da Piazza Università e si concluderà con un sit-in davanti la Prefettura. E sia chiaro che questa protesta riguarda tutti gli aspetti attinenti ai principali problemi della scuola catanese, dalle violazioni in materia di edilizia scolastica all'eccessivo affollamento delle classi, soprattutto nelle scuole dei quartieri popolari".
L'attenzione si sposta quindi, naturalmente, all'ambito nazionale. "Enormi risorse sono state sottratte all'istruzione - continua Tomasello - gli articoli 10 e 11 della riforma portano a una diminuzione dell'obbligo scolastico: l'Italia è l'unico Paese europeo che si muove in questa direzione, ed è ovvio che una diminuzione del numero degli alunni rende molti insegnanti non più necessari". Nel programma di protesta si inserisce anche lo sciopero regionale, indetto per oggi, degli operatori della formazione professionale che rivendicano la mancata attuazione del Programma regionale di offerta formativa. "L'inefficienza del Governo regionale ha fatto sì che ci siano 6500 operatori, di cui oltre mille soltanto a Catania, ancora in attesa del pagamento di arretrati e mensilità maturate - afferma Giuseppe Nasca, esponente della Cgil-Scuola - inoltre, si impedisce ad oltre 6000 giovani di inserirsi nel mondo del lavoro con una qualifica professionale". I motivi della protesta raccolgono consensi unanimi all'interno del corpo docente, fornendo lo spunto per attente analisi, come quella del prof. Salvo Distefano, docente del Liceo Classico Cutelli e presso la "Sissis": "Al di là del rinnovo contrattuale, non si deve sottovalutare questa vera e propria "controriforma", che appare come un progetto organico di ritorno ad un modello di scuola "dualistica", in cui la differenza tra la formazione fornita da un liceo e quella data dagli altri rami dell'istruzione è destinata ad aumentare. Bisogna cominciare a porsi questi problemi essendo consci delle conseguenze che, in campo culturale, si dovranno affrontare in futuro".
Alessandro Gennarino


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