La Sicilia-Riforma Moratti nel ciclone "Vogliamo il referendum"
Riforma Moratti nel ciclone "Vogliamo il referendum" Da tempo non si ricordava un inizio di anno scolastico così tormentato. Le problematiche che stanno investendo gli istituti scolastici locali...
Riforma Moratti nel ciclone "Vogliamo il referendum"
Da tempo non si ricordava un inizio di anno scolastico così tormentato. Le problematiche che stanno investendo gli istituti scolastici locali sono le stesse che stanno provocando un vero e proprio caos nel settore dell'istruzione a livello nazionale, cioè l'attuazione della riforma Moratti, fra cui il problema principale dell'istituzione della nuova figura del "tutor", gli attuali "vuoti" di insegnanti di sostegno, il problema dell'applicazione dei nuovi contratti a carico dei collaboratori scolastici . In merito alle specifiche problematiche a livello provinciale si registrano alcune iniziative sindacali.
In relazione alla questione cardine della vertenza scuola, cioè la riforma Moratti, venerdì mattina nella sede della Gilda di Modica si è tenuta una conferenza stampa sul tema della legge 53 del 28 marzo. Il coordinatore provinciale della Gilda Raffaele Brafa ha illustrato i motivi per cui l'associazione professionale degli insegnanti sta chiedendo un referendum abrogativo della legge 53 (la riforma Moratti). Brafa ha sottolineato come la riforma introduce un "modello organizzativo di scuola ingestibile nella distinzione fra materie obbligatorie e materie opzionali" e prevede una "riduzione della quantità orarie di discipline fondamentali a scapito della qualità degli studi e la soppressione d'insegnamenti fondamentali a scapito della completezza della formazione". L'altra problematica che sta creando grande turbamento nel mondo della scuola iblea è l'introduzione della figura del tutor. Brafa ha evidenziato come si sta verificando una "introduzione selvaggia della figura del tutor con criteri estremamente variegati e fantasiosi nelle varie realtà scolastiche della provincia, che non hanno tenuto conto del carattere graduale con cui andava applicata la riforma stessa".
Nell'ambito di questo sconvolgimento generale della scuola si evidenzia anche il problema dell'applicazione degli obblighi contrattuali posti a carico dei collaboratori scolastici. Una nota del Csa di Ragusa ha sottolineato che i "compiti di scodellamento, ricevimento e distribuzione dei pasti, predisposizione del refettorio, pulizia e riordino dei tavoli, gestione dei rifiuti, lavaggio e riordino delle stoviglie" non rientrano in questi obblighi contrattuali. Devono essere i collaboratori scolastici a dare eventualmente la propria disponibilità a svolgere queste mansioni e tali competenze, comunque, rimangono a carico dei Comuni che devono stipulare apposite convenzioni con i dirigenti scolastici. Ovviamente, laddove queste convenzioni non sono state stipulate si stanno verificando altri disagi, che si aggiungono al marasma che affligge la Scuola.
Rossella Schembri