La Sicilia-Riforma, così i licei tecnologici
Riforma, così i licei tecnologici Riforma, così i licei tecnologici Dopo il coro di dissenso unanime dei sindacati della scuola contro il decreto sul riordino della istruzione secondaria, se...
Riforma, così i licei tecnologici
Riforma, così i licei tecnologici
Dopo il coro di dissenso unanime dei sindacati della scuola contro il decreto sul riordino della istruzione secondaria, sembra opportuno andare a vedere cosa succede nel dettaglio in questa seconda parte della legge 53. Bisogna intanto scindere l'istruzione professionale, che sulla base della modifica del titolo V della Costituzione sarà affidata alla Regioni insieme con la gestione del personale, da quella che rimarrà a carico dello Stato e con standard culturali simili per lo più in tutto il territorio nazionale. Per questo motivo l'istruzione a carico dello Stato cambierà nome: non ci saranno più gli Istituti di varia specializzazione ma i Licei che in tutto saranno 8. Quasi nessuna modifica rispetto a prima, in termini di ore e materie, per 4 licei: classico, scientifico, linguistico, scienze umane (ex magistrale). Rivoluzione invece per gli altri 4 licei: artistico, economico (ex commerciale e turistico), tecnologico (ex industriale), musicale e coreutico (del tutto nuovo), per il semplice fatto che al loro interno sono previsti vari indirizzi di specializzazione, che poi è la fonte delle contestazioni, e una riduzione di ore e di alcune discipline, ma con l'aggiunta di nuove.
Se il liceo artistico appare una sorta di labirinto con 3 diversi indirizzi, quello economico ne ha 2 e il tecnologico addirittura 7 dove entra anche il vecchio geometra e l'agrario. Districarsi sarà difficile ma col tempo il meccanismo dovrebbe chiarirsi anche perché lo studente avrà tutto il primo biennio per capire la loro valenza e solo al secondo biennio potrà scegliere. L'articolazione è infatti composta di due bienni e un quinto anno che conclude l'avventura scolastica con gli esami di Stato. Per capire tuttavia la distribuzione oraria e le materie, alcuni esperti sono andati a vedere cosa sta accadendo in quelle poche scuole dove la riforma sta per essere avviata a titolo sperimentale e in particolare nei licei tecnologici. Il piano di studi tipo prevedrebbe nel primo biennio: religione (1 ora), lingua italiana (3), letteratura italiana e latina (2), storia (2), inglese (3), seconda lingua straniera (3), matematica (4), scienze della terra e biologia (2), fisica e chimica (3), diritto e economia (2), economia aziendale (2), informatica (3), educazione fisica (2). Nel secondo biennio: religione (1), italiano e storia dell'arte (4), storia (2), filosofia (2) inglese (3), seconda lingua straniera (3), matematica (3), economia aziendale (4), diritto e economia (4), informatica (3), educazione fisica (2). Il numero delle materie appare rilevante mentre singolare è l'ingresso della seconda lingua straniera in tutti i licei e del latino e della filosofia anche nel tecnologico; che ci pare un'ottima scelta, ma che imporrebbe pure la riconversione professionale dei docenti di lettere, il maggior numero dei quali non ha né l'abilitazione specifica né corsi universitari adeguati. Da qui l'ulteriore allarme dei sindacati che sia nella riduzione di orario sia nella riconversione dei docenti vedono rischi di ulteriore taglio di personale.
Pasquale Almirante
p.almirante@tin.it