La Sicilia-Precari della scuola Battaglia (Ds) critica le forze di centrodestra
Precari della scuola Battaglia (Ds) critica le forze di centrodestra Il Parlamento ha bocciato l'emendamento a modifica dell'articolo 4 della legge delega sulla scuola presentato dal senatore ibl...
Precari della scuola Battaglia (Ds) critica le forze di centrodestra
Il Parlamento ha bocciato l'emendamento a modifica dell'articolo 4 della legge delega sulla scuola presentato dal senatore ibleo Gianni Battaglia (Ds). Se la proposta di Battaglia fosse stata approvata il Governo avrebbe consentito di allungare i termini di maturazione dei requisiti di servizio previsti per l'ammissione ad una sessione riservata di esami per ilo conseguimento dell'abilitazione o dell'idoneità richiesta per l'insegnamento nella scuola dell'infanzia, elementare e negli istituti e scuole di istruzione secondaria artistica. Nello specifico la norma proponeva di estendere questi termini sino al 30 settembre scorso, riconoscendo parametri di ammissibilità a migliaia di precari. "La maggioranza di centrodestra - scrive in una nota polemica Battaglia - ha bocciato in aula tale emendamento, che se approvato avrebbe completamente risolto il problema del precariato, dal momento che i termini del 27 aprile del 2000 si estendevano sino al 30 settembre del 2002 sicchè migliaia di insegnanti che hanno conseguito requisiti richiesti successivamente a tale data, rimangono immotivatamente esclusi".
L'emendamento Battaglia ha ricevuto 26 voti sfavorevoli, bocciato sia dal Governo che dal relatore. A questo proposito il senatore ragusano critica il comportamento di "alcuni parlamentari dello schieramento di centrodestra che nonostante gli impegni sbandierati pubblicamente hanno di fatto chiuso la porta in faccia a migliaia di insegnanti". Anche Giovanni Avola (Cgil) si dichiara dispiaciuto per il fatto che "alcuni parlamentari della nostra provincia, che avevano assunto una posizione favorevole sull'emendamento per il conseguimento dell'abilitazione riservata in due assemblee con i docenti, abbiano espresso voto diverso in Parlamento".
R. S.