La Sicilia-nuovi dati forniti dalla cgil "Mandare i figli a scuola sta diventando un lusso"
nuovi dati forniti dalla cgil "Mandare i figli a scuola sta diventando un lusso" In soli due anni, la scuola siracusana ha registrato un calo occupazionale pari a 626 unità lavorative, tra p...
nuovi dati forniti dalla cgil "Mandare i figli a scuola sta diventando un lusso"
In soli due anni, la scuola siracusana ha registrato un calo occupazionale pari a 626 unità lavorative, tra personale docente e Ata. Tutto questo a fronte di un numero complessivo crescente di alunni iscritti e di una maggiore differenziazione didattica. I dati sono forniti dalla Cgil che con l'approssimarsi dell'avvio del nuovo anno scolastico, pone l'accento su quelli che il sindacato ritiene che siano gli aspetti negativi della riforma Moratti. "A Siracusa, in queste ore, numerosissime scuole stanno rifiutando di sperimentare un modello di proposta ministeriale che giudicano mortificante per la professionalità e la dignità dei docenti", afferma Pippo Zappulla, segretario provinciale della Cgil. "Anche sul versante dell'anticipo di un anno delle iscrizioni alle elementari, le famiglie siracusane hanno scelto di non iscrivere i loro figli prima del compimento del sesto anno di età. Così come meno di una famiglia su tre ha risposto positivamente alla proposta della nuova riforma scolastica".
Pippo Zappulla, poi, evidenzia, in merito all'introduzione dello studio della lingua straniera e dell'informatica già dalle prime due classi elementari, come a Siracusa fosse già iniziato da diversi anni e come, nel caso dell'inglese, coprisse nel 75% dei casi, due ore settimanali, ovvero il doppio di quanto previsto dalla recente riforma.
"Resta poi il nodo del personale precario che solo a Siracusa vede coinvolti 1.538 operatori della scuola, docenti ed Ata, destinatari quest'anno di contratti di durata annuale che attendono da anni una stabilizzazione occupazionale", commenta ancora il segretario della Cgil, che non si tira indietro rispetto ad una disamina generale del nuovo sistema scolastico.
"In tutto il nostro territorio sono quasi 5.000 i quattordicenni privati dell'obbligo scolastico e che potrebbero decidere per una occupazione, magari lavoro in nero, o che ancora potrebbero cadere nell'emarginazione sociale, proprio perché non obbligati per legge all'istruzione".
Per Zappulla la riforma Moratti prevede una meritocrazia non fondata sulla qualità e sulle attitudini, ma solo sul reddito della famiglia.
"Mandare i figli a scuola sta diventando un lusso. Si stanno creando i presupposti di una rigida selezione rappresentata dai costi e dalle possibilità di sostenerli". Il sindacalista si spende poi nell'affermare il diritto alla istruzione, un valore per tutto ed un diritto pubblico irrinunciabile.
"Necessita l'interessamento di tutti e non solo dei diretti interessati. Per questo chiediamo alla Provincia regionale e agli enti locali di convocare una riunione cui partecipino, quali protagonisti, tutti i soggetti del mondo della scuola e del sociale".
maria teresa giglio