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La Sicilia-Lo specchietto per le allodole della "signora delle riforme"

scuola Lo specchietto per le allodole della "signora delle riforme" Lo specchietto per le allodole. Qualcosa del genere sembrerebbe la nuova trovata della "Signora delle riforme" che stavol...

17/01/2005
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La Sicilia

scuola Lo specchietto per le allodole
della "signora delle riforme"

Lo specchietto per le allodole. Qualcosa del genere sembrerebbe la nuova trovata della "Signora delle riforme" che stavolta suggerisce, in una circolare ministeriale di questi giorni, di adottare il suo modello di scuola (non è una novità in fondo), dove il tempo destinato alla formazione ne esce indubbiamente e drasticamente ridotto. Non ha strumenti di legge, dice Roberto Alosi, segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza della Cgil, non ha insomma alcun vincolo per pronunciarsi, a differenza della scuola che può, con buona ragione, vantare il vincolo imposto dalla Costituzione ovvero l'autonomia. Dunque liberi più o meno di adeguarsi i vari dirigenti e comprimere gli orari fino ad un buon 50% come consigliato dalla Ministra.
"Difendiamo l'esistente dichiara Alosi, sul piede di guerra . Difendiamo la scuola che c'è dalle improprie incursioni della Moratti. Abbiamo, unitariamente Cgil, Cisl e Uil, una piattaforma su cui impegnarci in nome della scuola. Quanto suggerito segue la logica del risparmio e non certo una linea pedagogica". Di fatto, si abolirebbe, stando a sentire la Moratti, il full-time che ha regolato, con buon esito c'è da dire, la formazione degli studenti, sin dalla scuola della prima infanzia. Ieri mattina, durante un incontro informale, Alosi ha discusso la questione con alcuni referenti dell'amministrazione pubblica affinché venga lanciato un appello ai ventuno sindaci della provincia. "Uniamo insieme genitori, studenti, forze sociali, istituzioni esorta Alosi per dare legittimità alla qualità del patto formativo. Siamo preoccupati anche dalle prescrizioni in atto giacché il ministro suggerisce modelli e orari compressi rispetto a quelli attuali. La Moratti sta tentando furbescamente di non parlare di tempo pieno o prolungato per le scuole elementari e medie né tantomeno per la scuola dell'infanzia. Sta illudendo i genitori allargando le iscrizioni ai bambini in età inferiore ai tre anni, operazione impossibile senza le dovute condizioni, volute dalla legge".
A cominciare dalle intese con i comuni poiché spetterebbe ad essi fornire gli strumenti, le attrezzature, i servizi (trasporti), il personale adeguatamente formato. "Dobbiamo arginare questo provvedimento afferma ancora Alosi I risultati sarebbero disastrosi, si determinerebbe un fortissimo calo occupazionale, si mortificherebbe soprattutto la qualità della formazione: meno insegnanti, meno tempo scuola. Quest'anno, val la pena ricordare, secondo quanto riferito dall'Anci nazionale, nessun comune ha recepito il suggerimento della Moratti. Vogliamo sensibilizzare i sindaci della provincia intorno alla questione, un desolante scenario che si profila all'orizzonte".
V. T.


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