La Sicilia-Le schede di valutazione
Le schede di valutazione Le schede di valutazione vecchie e nuove polemiche Inizio di vacanze tribolate per molti docenti della primaria di primo e secondo grado, costretti a tour de force pom...
Le schede di valutazione
Le schede di valutazione
vecchie e nuove polemiche
Inizio di vacanze tribolate per molti docenti della primaria di primo e secondo grado, costretti a tour de force pomeridiani per assecondare le legittime ansie valutative dei loro dirigenti scolastici che si sono visti piovere dal Miur le indicazioni per la nuova scheda di valutazione e di certificazione delle competenze degli alunni, in modo da garantire i prossimi giudizi quadrimestrali di fine gennaio. Tuttavia il Miur, forse per coprire il ritardo, ha aperto un sito Internet e proposto una scheda-tipo a cui ci si può uniformare: ogni istituzione scolastica se la sbrighi come vuole, viene suggerito, in autonomia. E così le modalità vengono "devolute" alle scuole e assegnate ai docenti dell'équipe pedagogica che costruiranno da sé le loro schede di valutazione e gli attestati. Le scuole dunque "possono con i necessari adattamenti predisporre una scheda personale dell'alunno, ispirandosi al precedente modello ministeriale, oppure elaborando modelli diversamente impostati", purché rispettino il vecchio vocabolario: sufficiente, buono ecc. Nello stesso tempo qualche rivista specializzata faceva rilevare l'illegittimità di adottare la vecchia scheda, che già molte scuole invece, per mancanza di altro formulario, avevano scelto, perché non era prevista la voce relativa alla condotta, e dove pure la religione cattolica costituiva materia a parte. A questo punto è partita la consueta bordata della Cgil-scuola che ha dato mandato agli avvocati "perché verifichino tutte le condizioni idonee a supportare l'impugnazione della circolare sulla valutazione", in quanto non vi sarebbe specificatamente detto che il comportamento debba costituire giudizio integrante alla scheda, mentre la Religione, sulla base del concordato, deve essere valutata con scheda separata non già con le altre discipline. Ma le critiche non sono solo queste. La cosa che lascia perplessi è il fatto che la scheda, essendo diversa da scuola a scuola, visto che ciascuna può farsela secondo la propria "Weltanschauungen", rischia di rendere perfino capzioso un banale trasferimento. E ancora costringe, questa scelta del ministero, a un super lavoro i docenti che, come infatti sta avvenendo, devono trovare una sorta di sintesi dialettica tra varie possibilità (vecchia e nuova scheda, materie opzionali, condotta, religione cattolica), impantanandosi spesso in interminabili e fumosi riunioni dei consigli di classe per partorire schede e verbali. Altre scuole sono invece alle prese coi vecchi modelli che non risponderebbero più alle proposte suggerite via Internet dal Miur; e altre ancora non sanno come pagare le pagine scaricate dal web che devono essere poi ristampate in migliaia di esemplari.
PASQUALE ALMIRANTE