La Sicilia-La sinistra si mobilita dicendo "no" alla riforma della scuola.
PROTESTA. La sinistra si mobilita dicendo "no" alla riforma della scuola. Corteo ieri in città Una fiaccolata contro il ministro Moratti Tutti scontenti. C'erano tutte le sigle sindacali, gli...
PROTESTA. La sinistra si mobilita dicendo "no" alla riforma della scuola. Corteo ieri in città
Una fiaccolata contro il ministro Moratti
Tutti scontenti. C'erano tutte le sigle sindacali, gli studenti universitari, i docenti, i genitori riuniti in comitati e i leader dei girotondi alla fiaccolata che ieri pomeriggio ha bloccato le strade del centro. Migliaia di persone hanno sfilato lungo via Ruggero Settimo, via Cavour, via Roma e infine raggiunto piazza Sturzo per ritornare a piazza Politeama da dove era partito. Striscioni, manifesti, slogan e cartelli: "Difendiamo la scuola pubblica statale", "Fatti, non Moratti" o "Moratti bocciata" hanno accompagnato la fiaccolata di protesta contro la riforma della scuola pubblica prevista dal ministro Letizia Moratti. La prossima scadenza è stata fissata per sabato prossimo. I Cobas della scuola hanno previsto una nuova manifestazione, mentre il 26 marzo una delegazione di insegnanti di educazione tecnica si recherà a Roma per incontrare il ministro. Tanti i problemi della scuola sbandierati in coro soprattutto dai genitori scesi in strada con i loro figli. Dagli edifici sporchi, al servizio mensa che in molte scuole elementari non è ancora partito, dalla riduzione delle ore di sostegno fino al grave problema dei disabili. Sono i problemi più urgenti ai quali i genitori hanno chiesto risposte immediate. "Nessuno ha sollevato il problema dei disabili ha detto Angela Barrale una casalinga madre di due ragazzi sordomuti le ore di sostegno settimanali per i miei figli si sono dimezzate. I miei figli oggi frequentano le superiori e avrebbero diritto ad un'insegnante che li aiuti nella comunicazione gestuale. Negli istituti ci dicono che i fondi necessari non ci sono. Mi chiedo quale sarà il futuro dei ragazzi disabili". A lamentarsi anche i genitori della scuola elementare Turrisi Colanna che hanno formato il comitato "Lotta scuole pubbliche". "Ancora oggi i nostri figli non hanno la mensa ha detto Rosa Spitaleri, presidente del comitato e madre di un figlio che frequenta la Turrisi Colonna i nostri bambini devono continuare ad avere il tempo pieno. Viviamo in quartieri a rischio e mandare i nostri figli a scuola non significa parcheggiarli, ma toglierli dalla strada per assicurargli il diritto all'istruzione". Infine a parlare è stata Alessandra Siragusa, dell'associazione Emily. "Questa riforma - afferma - sembra essere uscita dalla testa di Tremonti. Il problema della scuola si lega alla democrazia di un Paese. La nostra ricetta prevede più finanziamenti, più professionalità e più istruzione per tutti".
Giusy Ciavirella