La Sicilia-La Sicilia chiede fondi

stati generali dell'istruzione
La Sicilia chiede fondi
per l'edilizia scolastica
La Cisl: in 3 anni sono stati tagliati 9000 posti di lavoro

"Promettiamo agli studenti siciliani che non saranno i novelli emigranti del terzo millennio". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, aprendo ieri a Palermo gli stati generali su scuola e cittadinanza.
Impegno sull'edilizia. Il governatore ha detto di attendersi dal ministro dell'istruzione, Letizia Moratti "un efficace impegno sull' edilizia scolastica, un settore che ci vede più a rischio di altre regioni: abbiamo troppe scuole che non sono edifici scolastici".
L'incontro con la Moratti. Il ministro Moratti ha convocato Cuffaro a Roma per il 25 marzo per firmare un protocollo di intesa programmatica sull' utilizzazione dei fondi strutturali europei per i sistemi dell' istruzione e della formazione in Sicilia.
Rischio Termini. L'assessore ai Beni culturali, Fabio Granata, paventa per la Sicilia "il rischio di una "Termini Imerese" diffusa nel settore scolastico". In questo contesto il rapresentante della Giunta ha ribadito che "non basta avere maggiori competenze senza risorse adeguate".
Emorragia di posti. Sono nove mila negli ultimi tre anni i posti di lavoro venuti meno in Sicilia nel mondo della scuola per effetto della "politica di tagli agli organici del personale docente e non docente". Lo ha denunciato la Cisl Sicilia alla vigilia dell'intervento, in programma per oggi, dei sindacati agli Stati generali della scuola. "Eppure - ha commentato Paolo Mezzio, leader regionale Cisl - nell'Isola i posti da coprire sono 10.000; il tasso di dispersione scolastica è pari al 10%, superiore alla media nazionale. E sopra la media è pure il rapporto alunni-classe".
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