La Sicilia-La protesta dei corsisti Sissis
Contestano le riforme della Moratti La protesta dei corsisti Sissis Contro l'attacco alla loro scuola il 6 in piazza davanti al Csa Gli abilitandi della Sissis sono furiosi contro il prolifera...
Contestano le riforme della Moratti
La protesta dei corsisti Sissis Contro l'attacco alla loro scuola il 6 in piazza davanti al Csa
Gli abilitandi della Sissis sono furiosi contro il proliferare di politiche tese ad annullare il valore della scuola di specializzazione che frequentano e la spendibilità della relativa abilitazione sul mercato della lavoro. Così ieri, giornata nazionale di protesta, anche a Catania si sono riuniti in centinaia nell'aula 3 del rettorato per gridare le proprie ragioni e la propria rabbia, contro le riforme della Moratti, ma anche contro i mass media "che fanno disinformazione a favore dei precari". Invece loro, i sissini, si sentono "precari tra i precari", decisi, ora, a rifiutare una "guerra tra poveri e questa politica del dividere le forze in campo per far passare norme e riforme di estrema gravità per il sistema scolastico. Perché, mentre noi litighiamo per il punteggio, la Moratti taglia le cattedre, facendoci rischiare di essere esclusi del tutto dall'insegnamento, finanzia le scuole private e prepara il passaggio di ruolo degli insegnanti di religione".
Eppure i "punti" contano. E se chi prende la parola dice di non volere politicizzare la protesta in uno scontro tra destra e sinistra, tutti, però, rivendicano il diritto di prendere posizione sulla riforma. L'oggetto della contestazione di ieri è l'ordine del giorno presentato dall'onorevole De Laurentiis, Udc, e approvato dal Parlamento, con il quale s'impegna il Governo ad equiparare i tre attuali canali di abilitazione che, tradotto in punteggi, significa dare 27 punti a chi ha superato il concorso ordinario, 24 a chi ha superato quello riservato e 30 punti a chi ha fatto l'abilitazione Sissis. "Ma questo - denunciano i sissini - è una discriminazione a nostro danno perché equipara un corso abilitante di 100 ore, fatto in pochi mesi, a un corso di specializzazione di 1.200 ore, fatto in due anni. A questo si aggiunga che a noi sissini non è valutato il punteggio di servizio, cioè quello maturato insegnando, mentre questo diritto viene riconosciuto agli ordinaristi e ai riservisti", termini dal piglio militare con il quale vengono definiti i vincitori di concorso ordinario e riservato. Di più. I sissini, oltre all'odg De Laurentiis, puntano il dito contro la bozza della nuova tabella che indica i criteri di valutazione dei titoli per l'aggiornamento della graduatoria dei docenti 2003/4, criteri che danno punti aggiuntivi agli abilitati, ad esclusione di quelli delle Siss, "Due iniziative che premiano la quantità a dispetto della qualità". Così l'applauso più sentito dell'assemblea, cui ha partecipato il direttore della Sissis di Catania prof. Vicenzo Amico, è per il prof. Andrea Manganaro che, a nome del coordinamento dei supervisori, ha espresso solidarietà ai corsisti denunciando le scelte del governo come "un tentativo di controriforma che vuole affossare l'esperienza Sissis, un corso di specializzazione universitario voluto per equiparare la formazione dei docenti italiani a quelli europei". Al termine dell'animata assemblea i 1600 abilitati e abilitandi Sissis si sono dati appuntamento per giovedì 6 marzo alle 15 davanti al Csa per un momento pubblico di protesta.
Pinella Leocata