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La Sicilia-"La musica in classe va tutelata"

"La musica in classe va tutelata" Obiettivo comunale per le scuole siciliane. Al raduno di Enna redatto un documento da inviare al governo Enna. Se la musica è Europa, loro ne fanno già par...

02/06/2004
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La Sicilia

"La musica in classe va tutelata"
Obiettivo comunale per le scuole siciliane.
Al raduno di Enna redatto un documento da inviare al governo

Enna. Se la musica è Europa, loro ne fanno già parte. Eccoli, i circa mille studenti delle scuole siciliane che si sono avvicendate sul palco dell'auditorium dell'Università in comunità d'intenti, note e tempi, per il raduno delle scuole di 1° e 2° grado, organizzato dall'Istituto superiore statale "Dante Alighieri" di Enna. Ma non sono soli, perché il raduno è anche convegno di studi per i loro insegnanti di musica: così, mentre i loro compagni, in maglietta divisa con logo musicale concentrico, donata dallo sponsor "La Banca della Rete", li governano tra i banchi dell'auditorium, tecnici, istituzioni e sindacalisti qui decidono le sorti di tutta una categoria, quella dei docenti di strumento delle scuole italiane di 1° e 2° grado.
Palpabile la soddisfazione del preside dell'istituto, Francesco Alessi: "Siamo soddisfatti di potere contribuire da protagonisti alla risoluzione di un problema che ci ha toccati da vicino, ossia la paventata chiusura delle cattedre di strumento musicale nel nostro istituto". Un problema attualmente rientrato, ma che continua a colpire molte città italiane. "La musica a scuola è necessaria, perché con essa si diventa cittadini del mondo" afferma Alessi, e gli si associano le autorità nei loro indirizzi di saluto: Rino Ardica, sindaco di Enna ("Sarebbe delittuoso se la musica venisse penalizzata a scuola"), Cataldo Salerno, presidente della Provincia ("La scuola ha il compito di educare ai linguaggi, e la musica non è un linguaggio di serie B"), il dirigente del Csa ennese, Giovanni Fontana ("Sul comparto musica, da parte del Csa di Enna, il silenzio non c'è più").
Si dà inizio ai lavori, che vedono impegnati nelle relazioni della mattinata Annibale Rebaudengo, presidente nazionale della Siem, Franco Fois, referente comitato insegnanti di strumento musicale per il 2° grado, Rita Blatti, responsabile nazionale settore musica Unams, Ciro Fiorentino, referente del coordinamento orientamento musicale, Dora Liguori, segretario nazionale Unams e presidente Cnam, Giovanni Pucciarmati, segretario generale Uil - Afam, Claudia Galli, consulente sperimentazione musicale, Luciano Lioi, rappresentante nazionale Cgil - Scuola, Piera Formilli, rappresentante nazionale Cisl - Scuola. Pur nella pluralità delle posizioni esposte, apertesi poi nel pomeriggio al confronto col pubblico, è emersa la necessità di una pianificazione didattica oculata nella redazione dei piani di studio per i nuovi licei musicali, la salvaguardia dell'insegnamento dello strumento musicale nelle scuole di 1° e 2° grado, la distinzione della musica come cultura dalla musica come professione, l'urgenza di avviare il riordino dei cicli con la massima chiarezza, l'istanza di salvaguardia dei diritti acquisiti dagli insegnanti di strumento. In sintesi, la difesa della dignità della musica e dei suoi operatori più convinti. Convitato assente per motivi istituzionali - "Ce lo aspettavamo", commentano i convegnisti - l'on. Valentina Aprea, sottosegretario del Miur. Assente, ma non di pietra, ché in un telegramma inviato agli organizzatori del convegno, definisce l'evento "particolarmente rilevante, un efficace momento didattico utile a migliorare la qualità del processo educativo" e dichiara di essere pronta a visionare il documento finale che i convegnisti stanno già redigendo, per la risoluzione del futuro della musica in Italia.
Laura Silvia Battaglia


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