La Sicilia-Il "portfolio" degli studenti che confonde le famiglie
nota della cgil-scuola Il "portfolio" degli studenti che confonde le famiglie Tempo di vacanze, certo, e di valutazioni anche. Valutazioni di questo primo semestre che quest'anno recheranno i...
nota della cgil-scuola Il "portfolio" degli studenti che confonde le famiglie
Tempo di vacanze, certo, e di valutazioni anche. Valutazioni di questo primo semestre che quest'anno recheranno in seno una novità, il cosiddetto portfolio. Le organizzazioni sindacali vogliono vederci chiaro, però, da più parti si guarda all'innovazione come ad un nuovo tormento. Dalla pagella al portfolio il salto è stato repentino, consumato in un anno, quello in corso, di grandi e turbolente riforme. Una novità, vero, firmata neanche a dirlo dalla ministra, Letizia Moratti.
"Si tratta di una sorta di curriculum cartaceo che l'alunno dovrebbe portarsi dietro lungo tutto l'arco della sua vita spiega, con piglio critico, Roberto Alosi, segretario generale della Cgil Scuola - in questo curriculum è compresa la certificazione della valutazione conseguita che sta procurando molta confusione e improvvisazione anche nelle scuole del nostro territorio, con grande apprensione degli alunni e delle loro famiglie".
Talmente che, ad anno scolastico avviato, sono in molti a non conoscere ancora in quali tempi e con quali strumenti ufficiali saranno comunicati i risultati. "Il regolamento sull'autonomia scolastica, il dpr 275/99, - dichiara Alosi all'articolo 4, affida ai docenti l'individuazione delle modalità e dei criteri di valutazione, mentre al ministero, previo parere delle competenti commissioni parlamentari e del consiglio nazionale della Pubblica Istruzione, affida l'indicazione degli indirizzi generali e i nuovi modelli per le certificazioni. Se la vecchia scheda è abolita, dunque, ad essa il ministero deve sostituire un nuovo strumento di certificazione o perlomeno consentire l'adozione dello strumento precedentemente in uso. Ma un nuovo strumento non c'è. Non può difatti essere considerato tale il portfolio che non è stato configurato secondo le procedure sopra descritte. A fine dicembre, i tempi tecnici per percorrere il complesso iter non ci sono più". Sicché, con tutta probabilità, le soluzioni in via di applicazione dovrebbero essere necessariamente transitorie.
"Nel processo di valutazione conclude Alosi ci sono aspetti di competenza dei docenti sui quali nessun ministro può dettare norme: documentare i processi di apprendimento è compito del collegio. Lasciare intendere che le schede di valutazione sono abolite, senza sostituirne correttamente lo strumento, fa parte di quel pensiero che vuole la negazione del valore legale dei titoli di studio". Previsione inquietante, ad oggi non smentita dai fatti.
V.T.