La Sicilia-Enna-Venti dipendenti del personale Ata si sono incatenati ai cancelli e minacciano lo sciopero della fame
Venti dipendenti del personale Ata si sono incatenati ai cancelli e minacciano lo sciopero della fame Protesta all'ex Provveditorato I sindacati lamentano i tagli agli organici voluti dal minister...
Venti dipendenti del personale Ata si sono incatenati ai cancelli e minacciano lo sciopero della fame
Protesta all'ex Provveditorato
I sindacati lamentano i tagli agli organici voluti dal ministero
Vivace e rumorosa protesta del personale Ata davanti gli uffici dell'ex Provveditorato agli studi di Enna, situati nel viale Diaz. Venti dipendenti della scuola nei ruoli ausiliario-tecnico-amministrativo (Ata) si sono incatenati da ieri mattina ai cancelli dell'ex Provveditorato e minacciano lo sciopero della fame. Assieme al loro un'altra sessantina di lavoratori e il responsabile regionale Cgil del comparto Vittorio Di Gangi. I dipendenti del personale Ata hanno preannunciato che resteranno incantenati sino a oggi e domani occuperanno la sede interna.
I manifestanti hanno inalberato diversi cartelloni e striscioni di protesta contro i "tagli" del personale Ata per il prossimo anno scolastico 2002-2003, dopo che '#8211; sostengono gli interessati '#8211; sono stati perduti nell'anno scolastico appena concluso un centinaio di posti per effetto delle riduzioni ministeriali.
La protesta era guidata dai rappresentanti sindacali della Cgil-Scuola di Rita Magnano, dalla Cisl-Scuola di Rosanna La Placa e della Uil-Scuola di Ermanno Ricerca...
Le organizzazioni sindacali della scuola hanno denunciato lo stato di profondo disagio che si registra nelle istituzioni scolastiche della provincia di Enna per le ulteriori e drammatiche riduzioni dell'organico del personale amministrativo, tecnico, ausiliario (Ata) per il prossimo anno scolastico 2002-2003 determinato dal ministero con la nota del 18 giugno 2002 prot. 1744.
Le determinazioni assunte dall'amministrazione in merito alla mobilità del personale di ruolo causata dalla presenza di Lsu Appalti, generano uno stato di grave e di incontenibile tensione tra i lavoratori della scuola.
I tagli previsti, pari a 58 unità, in aggiunta alla perdita di oltre un centinaio di posti nell'anno scolastico precedente, si ripercuotono pesantemente nella qualità e funzionalità del servizio e sui diritti dei lavoratori che vedono messa a rischio la certezza del posto di lavoro in precedenza ottenuto (dopo decenni di attesa '#8211; dicono i sindacati '#8211; si ritorna dalla precarietà, alla disoccupazione).
Le organizzazioni sindacali, con la protesta di ieri chiedono il mantenimento della sede di titolarità del personale statale individuato in soprannumero per la decurtazione dei posti dovuti alla presenza di personale esterno all'amministrazione reiterando la soluzione già adottata precedentemente in applicazione della nota del 24 luglio 2001.
I sindacati con la protesta rumorosa di ieri, hanno rivolto un invito all'amministrazione scolastica a rappresentare al ministero le gravi problematiche della scuola ennese e dei suoi lavoratori, al fine di ripristinare la qualità e la funzionalità del servizio e la tutela dei diritti.
I rappresentanti sindacali e una delegazione di lavoratori, hanno poi nella tarda mattinata di ieri illustrato al provveditore agli studi dott. Giuseppe Italia i motivi della protesta agli studi dott. Giuseppe Italia, i motivi della protesta, pregando il dott. Italia di volere intervenire presso il competente ministero.
Il dott. Giuseppe Italia ha recepito la protesta assicurando che farà presente al superiore Ministero della Pubblica Istruzione la manifestazione svoltasi ieri davanti gli uffici.
Emanuele Fonte