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La Sicilia-Enna-sindacati soddisfatti, 50% di adesioni nella scuola

sindacati soddisfatti, 50% di adesioni nella scuola Sciopero, uffici pubblici "socchiusi" Non c'è stata quella grande affluenza che si sperava nello sciopero del pubblico impiego di ieri mat...

20/03/2005
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La Sicilia

sindacati soddisfatti, 50% di adesioni nella scuola Sciopero, uffici pubblici "socchiusi"

Non c'è stata quella grande affluenza che si sperava nello sciopero del pubblico impiego di ieri mattina, per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto da tre anni, e per i notevoli tagli alla spesa pubblica che metterà din difficoltà tutti i dipendenti- Anche se circa 150 dipendenti di vari settori del pubblico impiego sono partiti in treno per partecipare alla manifestazione che si è svolta a Roma. Presenti dipendenti comunali, dell'azienda sanitaria, del Csa, dei vigili del fuoco, degli Lsu, delle poste. I rappresentanti delle organizzazioni sindacali parlano di un sciopero che ha coinvolto l'80% dei dipendenti, ma gli uffici, specie le Poste, hanno funzionato a pieno ritmo.
Sarebbe leggermente sopra il 50% la percentuale di adesioni in provincia allo sciopero della scuola indetto dai sindacati per rivendicare il rinnovo contrattuale. Dai dati forniti dalle scuole la media generale degli scioperanti ad Enna si attesterebbe tra il 50-55%. A fronte di un dato che negli anni scorsi non superava il 40%. Scuole quasi deserte nel capoluogo, a Piazza, Nicosia e Troina. Gli studenti sono ritornati a casa.
Esultano per il buon esito i rappresentanti sindacali e i docenti ennesi. "Finalmente il comparto della scuola ad Enna continua a dare un segnale forte - afferma il segretario provinciale della Uil, Ermanno Ricerca - il nostro impegno è stato forte e continueremo sulla questa linea per far capire a tutti che stiamo correndo un rischio forte". Il comparto punta l'indice contro mancato rinnovo contrattuale, tagli alla scuola pubblica e devolution. "I docenti sono mal pagati - dice Rita Magnano, segretario provinciale Cgil scuola - e rischiano di perdere quel poco che hanno. Ci vuole una politica di riforma basata su nuovi ampliamenti del personale e non contrazioni di risorse". Importante anche la partecipazione della Cisl: "Si deve aprire un tavolo di concertazione per il rinnovo contrattuale - dice il segretario provinciale, Rosanna La Placa - siamo l'unica categoria a non avere alcuna certezza su questo campo". Su rinnovo del contratto, contrazione dell'organico e devolution il comparto si è visto stretto alle corde. "Non ci resta altro che fare sentire il nostro no - commenta Ermanno Ricerca - allora saremo sopraffatti dalle scelte cervellotiche di questo ministro".
Salvo Guliti


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