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La Sicilia-Do you speake english? No grazie

Do you speake english? No grazie Meno insegnanti alle Elementari. Sindacati preoccupati, nell'Ennese previsto un "taglio" di 20 cattedre Meno insegnanti specialisti d'inglese alle scuole e...

26/11/2004
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La Sicilia

Do you speake english? No grazie
Meno insegnanti alle Elementari.
Sindacati preoccupati, nell'Ennese previsto un "taglio" di 20 cattedre

Meno insegnanti specialisti d'inglese alle scuole elementari. Pare che la nuova Finanziaria non conceda margini sufficienti per nuovi corsi di formazione alla disciplina e, conseguentemente, assunzioni. Allora, per far fronte alla domanda, si prevede un riciclo del personale già in organico. In provincia di Enna, invece di incrementare l'offerta formativa, ci si avvia verso una contrazione dell'organico e, dal prossimo anno, si prevedono già venti cattedre in meno.
Un orientamento che ha scatenato polemiche in tutto il mondo della scuola. Dure le reazioni dei sindacati, che contestano il mancato potenziamento dell'offerta formativa. "In effetti - afferma Rita Magnano della Cgil di Enna - le promesse del governo di ampliare l'organico sono state disattese. Il tanto decantato potenziamento dell'offerta formativa non ha avuto nessuna applicazione pratica, anzi le ore d'inglese nelle medie sono diminuite".
La situazione si presenta piuttosto ambigua; infatti, all'art. 16 c. 3 del testo proposto, si legge che: "L'insegnamento della lingua straniera nella scuola primaria è impartito dai docenti della classe in possesso dei requisiti richiesti o da altro docente facente parte dell'organico di istituto sempre in possesso dei requisiti richiesti. Possono essere attivati posti di lingua straniera da assegnare a docenti specialisti, solo nei casi in cui non sia possibile coprire le ore di insegnamento con i docenti di classe o di istituto. Al fine di realizzare quanto previsto dal presente comma, sono attivati corsi di formazione, nell'ambito delle annuali iniziative di formazione in servizio del personale docente, la cui partecipazione è obbligatoria per tutti i docenti privi dei requisiti previsti per l'insegnamento della lingua straniera".
Quella che a prima vista sembra una buona notizia, per i sindacati è un ulteriore tranello. L'insegnamento della lingua inglese, prima della legge 53/03, era già previsto e ampiamente diffuso anche con 3 ore settimanali obbligatorie a partire dalla terza classe ed esteso, sperimentalmente, alle prime classi con le risorse della legge 440/97.
"La legge Moratti - continua la rappresentate della Cgil - ha esteso l'obbligo all'insegnamento della lingua inglese sin dalle prime, solo per 1 ora e per 2 dalla seconda, ma si è pensato di fare le nozze con i classici fichi secchi".
Cioè? "Non si sono fatti i conti con il numero di docenti in possesso dei requisiti per insegnarla - spiega la Magnano rifacedosi ad una nota del sindacato nazionale della Scuola - quelli in servizio sono pochi, non si è investito nulla in questi tre anni per aumentarne il numero attraverso corsi di formazione specifici, per cui si è dovuti ricorrere ai cosiddetti docenti specialisti, cioè docenti assegnati in aggiunta rispetto ai docenti della classe dotati di competenze specifiche per la lingua straniera, i quali operano mediamente su almeno 6 - 7 classi".
E conclude: "In sostanza si rischia di costringere tutti ad insegnare inglese con un corsetto on line".
Salvo Guliti


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