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La Sicilia-Collaboratori scolastici-Mille posti da coprire, ma molti resteranno esclusi

Mille posti da coprire, ma molti resteranno esclusi Collaboratori scolastici, lavorerà chi viene da Enti locali L'anno scolastico 2003-2004 che bussa ormai prepotentemente alle porte nella sc...

18/08/2003
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La Sicilia

Mille posti da coprire, ma molti resteranno esclusi
Collaboratori scolastici, lavorerà chi viene da Enti locali

L'anno scolastico 2003-2004 che bussa ormai prepotentemente alle porte nella scuola catanese inizierà con degli opposti schieramenti.
Vi sono i collaboratori scolastici provenienti dagli enti locali inclusi nella vecchia graduatoria redatta ai sensi del Dm 75, che a seguito della recente sentenza del Tar di Catania dovrebbero rioccupare i posti che hanno lasciato lo scorso anno scolastico per il noto dispositivo del Cga di Palermo; dall'altra parte, vi sono i collaboratori scolastici provenienti dallo Stato, che a seguito del suddetto verdetto del Tar, che ha riammesso in graduatoria i loro colleghi provenienti dagli enti locali, non tutti riusciranno a riconfermare il posto di lavoro.
Insomma, entro il 31 agosto il reclutamento dei collaboratori scolastici avverrà ripristinando integralmente la graduatoria compilata ai sensi del Dm 75 che vede inclusi anche i collaboratori scolastici provenienti dagli enti locali che lo scorso anno, come si è detto, furono lasciati fuori.
Naturalmente rumoreggiano molti bidelli provenienti dallo Stato, i quali già prevedono che diversi posti andranno ai collaboratori scolastici provenienti dagli Enti locali. Intanto, dicono nel Csa, i posti disponibili sono un migliaio per cui non tutti riusciranno a lavorare. Una situazione difficile dal momento che gli eventuali esclusi sono persone non più giovani, monoreddito e con famiglie a carico. Addirittura molti di loro avevano lasciato altre occupazioni per fare i collaboratori scolastici.
Un altro schieramento è quello dei cosiddetti "precari storici" da una parte e sissini dall'altra. Quest'ultimo opposto raggruppamento a nostro avviso costituisce la cosiddetta "guerra tra poveri" dal momento che con i tagli del ministro Moratti entrambi gli schieramenti difficilmente potranno, almeno fino adesso, entrare in pianta stabile nel mondo della scuola.
Anzichè quindi darsi battaglia, sarebbe opportuno fare un fronte comune e lottare affinchè la Moratti risolva una volta per sempre la difficile questione dei docenti precari.
Senz'altro più drammatica è la questione dei collaboratori scolastici dal momento che, come si è detto, a partire dal prossimo primo settembre molti si troveranno senza occupazione.
Senza entrare nel merito della nota sentenza del Tar Lazio, i suddetti docenti precari allo stato attuale magari si danno battaglia per le supplenze che non risolverebbero in via definitiva il triste problema del precariato.
Intanto i sindacati della scuola vogliono subito l'immissione nei ruoli dei precari; Tempera, segretario provinciale dello Snals, rileva che il suo sindacato ha già proclamato lo stato di agitazione e vuole che tutti i posti disponibili vengano assegnati prima dell'inizio del nuovo anno scolastico.
Ma come sarà risolto il problema dei collaboratori scolastici che rimarranno senza lavoro?
MARIO CASTRO


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