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La Sicilia-Caltanissetta-"Taglio" di 57 cattedre oggi sit-in dei sindacati davanti al Provveditorato

PROTESTA CONTRO LA RIFORMA "Taglio" di 57 cattedre oggi sit-in dei sindacati davanti al Provveditorato In provincia di Caltanissetta ci sono sempre meno cattedre e nel capoluogo nisseno la prote...

23/04/2005
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La Sicilia

PROTESTA CONTRO LA RIFORMA
"Taglio" di 57 cattedre oggi sit-in dei sindacati davanti al Provveditorato

In provincia di Caltanissetta ci sono sempre meno cattedre e nel capoluogo nisseno la protesta dei sindacati confederali non si è fatta attendere. Ma a mobilitarsi contro la riforma Moratti saranno pure i professori delle superiori intenzionati ad occupare gli istituti scolastici. Intanto, stamane, la Flc-Cgil, la Cisl- Scuola, la Uil-Scuola e lo Snals.Confasal, per contestare il taglio di 57 cattedre, attuerà un presidio simbolico di protesta davanti l'atrio del Centro servizi amministrativi (Csa-ex Provveditorato agli studi) di via Martoglio. Un'azione quella delle quattro organizzazioni sindacali intesa a dare un seguito alla protesta regionale contro il taglio degli organici operato dal MIUR, culminata lo scorso 29 marzo con l'occupazione della Direzione scolastica di Palermo.
Dunque, torna l'agitazione nelle scuole pubbliche con i sindacati che denunciano i tagli delle cattedre e gli insegnanti che lamentano la mancanza di docenti. A giudizio di Cgil, Cisl, Uil e Snals, i 416 posti tagliati in Sicilia dal MIUR, che rappresentano il 50% dei tagli complessivi effettuati su tutto il territorio nazionale, penalizzerebbero oltre misura le scuole siciliane, così da determinare "una netta negazione del diritto a un'istruzione diffusa e di qualità". Alla provincia di Caltanissetta, rispetto allo scorso anno, il dirigente dell'Ufficio scolastico regionale ha assegnato 57 posti in meno, pur rimanendo, nel suo complesso, stabile la popolazione scolastica. In un comunicato i segretari provinciali Lillo Fasciana (Flc-Cgil), Cesare Riggi (Cisl-Scuola,) Michele Milia (Uil-Scuola) e Biagio Riggi (Snals-Confsal), scrivono che "i tagli operati determineranno un inaccettabile impoverimento dell'offerta formativa, una condizione di soprannumerarietà diffusa tra il personale docente e un peggioramento dell'occupazione del territorio". Viene denunciato, inoltre, "l'occultamento di 48 posti avvenuto nella scuola secondaria di secondo grado e chiedono l'assoluto rispetto della vigente normativa sulla formazione delle cattedre. I sindacati, pertanto, ritengono "indispensabile l'immediata apertura di un tavolo regionale" e che "nella distribuzione di posti aggiuntivi assegnati dal ministro, il dirigente scolastico regionale adotti criteri equi e trasparenti".
N. L. M.


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