La scuola di Pontremoli insiste, ri-bocciati i 5 bambini
Dopo l'ispezione ministeriale, sono stati ripetuti gli scrutini per la valutazione dei ragazzini di prima elementare. Ma il risultato non è cambiato: dovranno tutti ripetere l'anno. Il preside solo oggi spiegherà il motivo della decisione
Simona Poli
E' stata confermata la bocciatura di 5 alunni di prima elementare, in una stessa classe del 'Giulio Tifoni' di Pontremoli, in provincia di Massa Carrara. Gli scrutini sono stati fatti ripetere dal Miur, a seguito di un'indagine ministeriale, che aveva sottolineato "l'insufficienza di motivazioni" nelle cinque bocciature. Tre dei bambini sono stranieri e uno è disabile. Ma il consiglio di classe ha ribadito il proprio giudizio.
Le motivazioni a sostegno della conferma delle bocciature non sono state ancora rese note. La relazione dei docenti, arriverà oggi, per posta, all'Ufficio scolastico regionale per la Toscana.
Sulla vicenda era intervenuto il ministero della Pubblica istruzione in seguito alla denuncia di alcuni genitore e aveva svolto un'accurata ispezione al termine della quale era stato ordinato al preside Angelo Ferdani di far ripetere gli scrutini. Cosa che è puntualmente accaduta: gli insegnanti si sono di nuovo riuniti per valutare caso per caso i cinque curriculum e hanno confermato il giudizio negativo.
La storia: scrutini da rifare aveva detto il ministero
Tutti i bambini, dunque, 0ripeteranno la prima elementare. Nonostante il ricorso al Tar vinto dal comitato dei genitori che contestano le classi pollaio, nonostante uno dei bimbi respinti sia disabile, nonostante il clamore suscitato dalla notizia della
bocciatura in tutta Italia, in Parlamento e al ministero, il preside non è tornato indietro. Ferdani si è limitato ad avvertire l'ufficio scolastico regionale dell'esito negativo del secondo scrutinio. "Ho la coscienza a posto", aveva detto giorni fa. "Sono stato io il primo a sollevare il problema del sovraffollamento delle classi ma nessuno mi ha autorizzato a creare una terza sezione di prima elementare".
Allibiti di fronte alla scelta di confermare le bocciature i genitori che si sono costituiti nel comitato che conta circa 65 famiglie. "Già a febbraio Ferdani aveva avvertito il Tar di avere cinque alunni da bocciare", racconta la presidentessa Arianna Toma. "Dal punto di vista didattico ci sembrò una follia ma forse era solo un modo per risolvere il problema del sovraffollamento".