La Nuova Sardegna-Testi del Cavaliere in classe

Le Poste portano a casa i libri scolastici forniti da una società della Mondadori
Testi del Cavaliere in classe
Passigli: un nuovo caso di conflitto d'interessi
Il senatore ds ha chiesto all'Antitrust di aprire un'inchiesta: "Non c'è stata gara d'appalto sulla fornitura"

MILANO. Il postino non dovrà nemmeno suonare due volte. Per la consegna dei libri di scuola farà riferimento all'ordinazione via internet o via telefono. Recapiterà i pesanti volumi del corredo scolastico fin dietro l'uscio e per tutta la carriera di uno studente, dalle elementari alla laurea. Un accordo tra le Poste Italiane e il ministero dell'Istruzione alleggerisce le famiglie dell'incombenza di andare in libreria. Il servizio non prevede rincari per la spedizione e permette anche di rateizzare il pagamento in 12 mesi con un tasso del 7,5 per cento.
Addio vecchi scaffali polverosi, la cultura viaggia come una volta le cartoline, di sportello postale in sportello - e sono 14 mila in tutta Italia - fino a casa. Un'inziativa che nasconde però "un palese conflitto d'interessi", "viola la normativa europea" e "deforma il mercato". A puntare il dito contro il programma è il senatore diessino Stefano Passigli. Ha presentato un'interpellanza parlamentare e spedito una lettera all'Antitrust "perché apra un'istruttoria".
- Senatore, cosa c'è che non va in questa faccenda?
"Le Poste prendono i libri da un fornitore on-line che si chiama Bol. Non è molto famoso. Per una pura coincidenza è una partecipata della Mondadori, l'azienda di proprietà del Presidente del Consiglio. Ma il problema è un altro: quando è stata fatta la gara d'appalto? Mai. Perché è stata scelto proprio quel fornitore? Non si sa. Mi pare sia l'ennesimo caso di conflitto d'interessi e visto che non si è neanche pensato alla gara, una bella violazione della normativa comunitaria in materia di concorrenza".
- In realtà però l'iniziativa è delle Poste che sono una Spa, il conflitto d'interesse è riferito agli atti di governo.
"Certo, ma quella è una società per azioni controllata al 65 per cento dal ministero dell'Economia".
- Che peso ha il ministero dell'Istruzione in tutta la vicenda?
"Il progetto non sarebbe stato possibile senza la collaborazione del ministro Moratti. Cosa peraltro dichiarata sui 5 milioni di depliant spediti alle famiglie italiane con figli in età scolare. Sennò, come farebbero ad avere con tanto anticipo l'elenco dei libri di testo adottati?"
- E i librai?
"Così si distrugge il tessuto librario italiano. L'incasso dei libri di testo può rappresentare fino al 60% del bilancio di una piccola libreria di provincia. Non sono stati contattati, non sapevano nulla di questa iniziativa".
- Di che giro d'affari parliamo?
"I testi per la scuola rappresentano quasi un terzo dell'incasso annuo del mercato librario. Più o meno 400 milioni di euro di fatturato".