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La Nuova Sardegna-I genitori non firmano le pagelle

genitori non firmano le pagelle Nuova protesta contro l'applicazione della riforma Moratti CONTESTAZIONE ...

02/04/2005
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Nuova Sardegna

genitori non firmano le pagelle
Nuova protesta contro l'applicazione della riforma Moratti
CONTESTAZIONE


CARBONIA. Impertinenti come forse neanche furono in gioventù, le mamme e i papà degli alunni del secondo circolo didattico non si stancano di organizzare la loro protesta. Per scuotere la tranquillità del dirigente scolastico, strenuamente impegnato ad applicare - "A modo suo", contestano i genitori e docenti - la riforma Moratti, hanno proclamato e promosso lo "sciopero della pagella".
Che non si firmi, dicono e chiedono con un volantino distribuito davanti agli ingressi dei tre caseggiati che fanno parte del circolo, che non si firmi né ora né mai: il dirigente l'ha imposta, contro tutto e contro tutti, "con metodica illegittima, e ha addirittura inserito tra le materie obbigatorie - affermano - la religione cattolica, la cui frequenza è facoltativa dal 1985, violando, sostiene il comitato, il principio di non discriminazione sancito dal nuovo Concordato sia dalle Intese con le altre confessioni". "I genitori - scrive il Comitato - ricordano che la valutazione, per chi ha scelto l'insegnamento della religione cattolica, dal 1985 avviene su una scheda separata: che la materia sia facoltativa è sancito da sentenze della Corte costituzionale". La scheda viene respinta, dicono i genitori, "perché viola la libertà di coscienza e il diritto alla riservatezza: per questo motivo non ne riconosciamo la validità e decidiamo di non firmare quello che dovrebbe essere il documento di valutazione dei nostri figli".
Il dirigente non dovrebbe esattamente essere un tipo da sacrestia.
Il dirigente è infatti Peppino La Rosa, nel lontano passato militante del Partito radicale, divenuto qualche anno dopo leader territoriale della Cgil scuola e, successivamente, segretario della Camera del lavoro del Sulcis Iglesiente: postazione da cui, nel 1994, conquistò un seggio in consiglio regionale, candidato nella lista del Partito dei democratici di sinistra, da cui traslocò in Rifondazione comunista, candidandosi comunque nel 1999 nello Sdi ma finendo per mancare di gran lunga la rielezione. Un laico che da qualche tempo, si è avvicinato all'Udc: conversione politica, e non solo? Ai genitori interessa assai poco. Da mesi ne contestano l'operato da morattiano di ferro, in particolare per aver ridotto l'orario scolastico per adeguarlo all'esecrata riforma, senza il consenso dei docenti e in contrasto con il Piano dell'offerta formativa (il cosiddetto POF) sottoscritto dalla maggioranza dei genitori all'atto dell'iscrizione dei propri figli.
Giovanni Di Pasquale


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