La Nazione/Umbria: Scuole tra mille nodi E' mobilitazione
Il sindacato prevede moltissime nubi all'orizzonte e conferma la presenza di un presidio permanente di precari davanti alla sede dell'Ufficio scolastico regionale
ISTRUZIONE I TAGLI. SUL PIEDE DI GUERRA I docenti precari protestano ancora
PERUGIA
DOPO lo stop pasquale le scuole si preparano a riaprire i battenti. E con l'inizio delle lezioni, riparte anche la mobilitazione voluta dalla Cgil per protestare contro le ricadute della Riforma Gelmini. Il sindacato prevede moltissime nubi all'orizzonte e conferma la presenza di un presidio permanente di precari davanti alla sede dell'Ufficio scolastico regionale a partire dall'inizio della prossima settimana. Secondo la Flc-Cgil sono tante le cose che non vanno. A partire dalle iscrizioni alle superiori, l'ordine e grado di scuola che più degli altri risentirà delle riforma. «La circolare relativa alle iscrizioni ricorda ancora il segretario regionale della Flc- Cgil Amedeo Zupi è illegittima perché mancano le disposizioni legislative a cui fare riferimento. Siamo ormai ad aprile, e non abbiamo a disposizione un dato, una fonte normativa sicura che spieghi a noi e alle famiglie a cosa andrà incontro la scuola. I genitori non sanno a che cosa hanno iscritto i propri figli; le scuole non sanno cosa fare, è un rebus sugli indirizzi, tanto che molti ragazzi hanno consegnato il modulo in bianco». INTANTO, per l'apertura del prossimo anno scolastico i sindacati prevedono supplenze non coperte, mense che funzioneranno a singhiozzo, e servizi in tilt perchè dalle varie scuole «i dirigenti scolastici dicono che mancano i soldi per riparare le fotocopiatrici, nei laboratori è black out per mancanza di personale tecnico, aule e bagni ai limiti della decenza perché l'organico è ridotto all'osso». A breve le sorti dell'Umbria saranno rese note con la ripartizione regionale. C'è solo da incrociare le dita.