La NAzione-Umbria-Cgil: "Con la riforma Moratti trecento posti a rischio"

Cgil: "Con la riforma Moratti trecento posti a rischio"

PERUGIA '#8212; Trecento posti di lavoro a rischio tra precari e insegnanti di ruolo, cinquantasei classi in via di soppressione, liste di attesa nella scuola materna: sono gli effetti che, denuncia la Cgil Scuola, la riforma Moratti potrebbe avere in Umbria una volta applicata. Altri dati: nove insegnanti di sostegno in meno, a fronte di un incremento dei piccoli portatori di handicap, aumento delle pluriclassi nei piccoli centri, impossibilità di garantire l'insegnamento della lingua inglese nelle scuole elementari. "Sono alcuni degli effetti '#8212; ha spiegato il segretario provinciale della Cgil Scuola, Giuliana Renelli '#8212; che, se applicata, la riforma potrebbe avere. Molti di essi sono però già una realtà, per effetto dei tagli operati dalla recente finanziaria". Nel mirino del sindacato anche il mancato rispetto degli accordi sull' orario previsti dal contratto di lavoro, ma anche, denuncia il segretario Patrizia Venturini, "i tentativi, operati da alcuni funzionari, di spacciare presso i dirigenti scolastici per già approvata la legge-delega della Moratti. Un modo di introdurre la riforma direttamente dal basso, sfruttando l'autonomia degli istituti per scavalcare il Parlamento e rendere operativa una legge priva dei decreti attuativi". Sette le scuole umbre che a tutt'oggi hanno adottato la riforma, tre di esse nel perugino. "Lanciamo un appello '#8212; ha dichiarato la Venturini '#8212;- a partner sindacali, scuole e enti locali, affinche si intraprendano iniziative unitarie per combattere un progetto che sta mettendo a rischio non solo numerosi posti di lavoro, ma anche la qualità dell'istruzione in Umbria". Una dibattito contro la riforma è previsto per il 16 maggio prossimo.
Francesco M. Grotti