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La Nazione/Umbria: Caos iscrizioni, lezioni a rischio

Zupi (Flc-Cgil): «Prevediamo disservizi e vuoti d'organico»

13/02/2010
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La Nazione

PERUGIA

LA RIFORMA della scuola secondaria fa tremare i polsi anche in Umbria. La Cgil, con il segretario generale della Flc-Cgil Amedeo Zupi, prevede moltissime nubi all'orizzonte. «Siamo a metà febbraio dice il sindacalista e non abbiamo a disposizione un dato, una fonte normativa sicura che spieghi a noi e alle famiglie a cosa andrà incontro la scuola. Le iscrizioni alle superiori scadono il 28 e i genitori non sanno ancora a che cosa iscrivere i propri figli; le scuole non sanno cosa fare, è un rebus sugli indirizzi, tanto che molti ragazzi consegneranno il modulo in bianco. Allo scoccare del nuovo anno scolastico, prevediamo disservizi a catena e vuoti d'organico che potrebbero compromettere l'inizio delle lezioni in molti istituti». Ad impensierire la Cgil anche la drastica riduzione degli organici. «Ci hanno comunicato 28.500 tagli: è come chiudere la Fiat. Ma qui non ci sono gli incentivi». Le sorti dell'Umbria saranno rese note ad aprile, con la ripartizione regionale. Intanto dall'anno scorso si sono persi per strada circa mille posti di lavoro, a pagare il dazio soprattutto i precari. «Un contraccolpo pesantissimo per la nostra regione prosegue Zupi che si lasciava alle spalle già un anno scolastico molto pesante e carico di contraddizioni». MA IL PEGGIO deve ancora venire. «Nel 2011 va avanti con l'entrata in vigore del nuovo regolamento ci sarà una riduzione drastica di posti anche alle superiori. Questo significa classi sempre più affollate alle secondarie, orari non soddisfatti nella primaria, meno discipline di insegnamento nella scuola media, laboratori in tilt, netto scadimento della didattica». LA CGIL parla anche di «dramma umano dei precari». «Lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, difficilmente ricollocabili in altri settori». Intanto anche le famiglie sono in subbuglio. nei giorni scorsi il Coordinamento dei precari ha indetto una conferenza stampa per illustrare i gravi disagi che potrebbero scaturire dal varo della Riforma. Si è parlato anche del problema delle classi non concesse, dell'affollamento delle aule, dell'incertezza sulla messa in sicurezza di tutte le scuole della regione, della mancanza di spazi a misura di studente.


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