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La Nazione/Pisa: «Scuola, mancano le risorse»

I sindacati denunciano la carenza di personale negli Istituti della provincia: «Gli alunni aumentano ma gli insegnanti non bastano»

09/04/2006
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La Nazione

PISA — «Come ogni anno l’organico assegnato alle scuole della nostra provincia non è sufficiente a soddisfare tutte le richieste avanzate dai dirigenti scolastici. E, cosa ancora più grave, saranno proprio gli asili nido a risentirne di più». Questa la denuncia lanciata dalle organizzazione sindacali della scuola commentando i finanziamenti stanziati dal ministero dell’Istruzione e destinati alla Regione Toscana. Soldi che la Regione poi smista tra le varie provincie a seconda delle necessità. Dai dati forniti non sembrerebbe possibile, però, per il prossimo anno scolastico soddisfare tutte le richieste della nostra provincia a causa della carenza di organico.
«Nella scuola d’infanzia non è stato possibile attivare tutte le sezioni necessarie per soddisfare le richieste — dicono dai sindacati — Questa situazione si presenta un po’ ovunque tanto che la Regione Toscana ha avanzato al ministero alcune richieste per ulteriori 60 posti di personale docente da ripartire successivamente tra le province e siamo ancora in attesa di una risposta che, speriamo possa essere accolta per poter rispondere all’assorbimento delle liste d’attesa che sono ancora molto consistenti».
La necessità di incremento del personale è dovuta al boom di iscritti in tutte le scuole di ordine e grado che si sta registrando negli ultimi anni. Solamente nella scuola secondaria di primo grado si è registrata una leggera diminuzione di alunni rispetto alla previsione dello scorso anno (da 9640 a 9622) alla quale, però, è corrisposto un aumento del rapporto alunni/docenti (da 11,52 a 11,56). «Un dato — aggiungono dai sindacati — che sommato a quello degli anni precedenti comporta un peggioramento della qualità del livello di istruzione e del servizio e inoltre, cosa da non sottovalutare, la perdita dei posti di lavoro. La situazione si fa ancora più critica nella scuola secondaria di secondo grado dove l’aumento degli alunni è molto più consistente rispetto ai dati previsti dal ministero. Invece che 15.029 si registrano iscrizioni per 15.315 alunni, 286 in più rispetto a quanto previsto. La dotazione organica assegnata seppur in aumento di 15 unità, metterà in crisi le scuole che avranno difficoltà a coprire le esigenze di funzionamento con risorse insufficienti in quanto corrispondenti a 268 unità in meno. Inoltre, in alcuni casi, sarà difficile poter rispettare gli indici minimi di edilizia scolastica con il risultato di avere classi numerose stipate in aule anguste non conformi a quanto previsto dalla normativa, anche in tema di sicurezza».
La preoccupazione delle organizzazioni sindacali si rivolge soprattutto alle scuole che devono affrontare situazioni con alunni portatori di handicap. La necessità di restare all’interno del tetto assegnato non sempre ha consentito di attuare la formazione delle classi sulla base della normativa vigente. I sindacati denunciano quindi come il prossimo anno non sarà possibile «contare su un organico adeguato alle reali necessità delle scuole della provincia. Inoltre non è accettabile che le situazioni più problematiche possano trovare una soluzione tampone in sede di adeguamento dell’organico di diritto a quello di fatto con il conseguente aumento del precariato».


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