La Libertà-Piacenza-Dalla direzione di Bologna minimizzano: "Normale prassi"Ma i sindacati chiedono la revoca del provvedimento
Ma i sindacati chiedono la revoca del provvedimento Dalla direzione di Bologna minimizzano: "Normale prassi" (d....
Ma i sindacati chiedono la revoca del provvedimento
Dalla direzione di Bologna minimizzano: "Normale prassi"
(d.men) "Oggi non esiste più il preside nominato in modo permanente. Oggi ci sono i dirigenti il cui contratto segue la disciplina privatistica, con necessarie scadenze": così Gianpaolo Bergamini, incaricato dalla direttrice scolastica regionale Lucrezia Stellacci di rispondere in merito alla vicenda-Carli. I contraenti sono in tal caso la stessa direttrice regionale e il dirigente scolastico interessato alla mobilità: nel caso di Carli trattasi di mobilità non su domanda, ma d'ufficio". Lui il diretto interessato, a ieri non sapeva ancora nulla di ufficiale. Quel che è certo, come conferma Bergamini, è che "entro il 12 luglio si devono stipulati i nuovi contratti". Nel caso di Carli, sarà il Csa di Piacenza a dovergli notificare il provvedimento, e quello invece di Parma a provvedere al contratto. "Il contratto dei dirigenti scolastici, dal 2002, prevede che non si possa stare più di 7 anni sullo stesso incarico" dichiara Bergamini. "Ma i 7 anni da quando decorrono?" gli replica a distanza Raffaella Morsia della Cgil scuola. "Quanti dirigenti piacentini sarebbero allora nella stessa situazione?", si chiede la sindacalista a cui questa "visione aziendalistica della scuola" proprio non va giù. "C'è poco da fare. Tutti i provvedimenti sono stati molto meditati - risponde Bergamini lasciando poche speranze su un ripensamento - Un dirigente è un dirigente, non ha funzioni didattiche ma di gestione. Non contano le competenze". Un burocrate? "Sì", risponde la direzione regionale. E' Marina Molinari della Cisl scuola a ribadire la "gravità" del metodo usato: "La direzione regionale non ha preventivamente avvisato un proprio dirigente e lavoratore. Rimaniamo stupiti poi del fatto che le esigenze dell'amministrazione non coincidano con le esigenze della scuola reale". I sindacati chiedono ora "più trasparenza e una motivazione non generica per questi trasferimenti d'ufficio" (oltre a Carli, quello della dirigente del comprensivo di Pianello trasferita a Borgonovo). La Morsia conclude: "Non è stato emesso ancora nessun atto definitivo e irreversibile, non è ancora stato firmato il contratto, quindi c'è ancora la possibilità di recedere". In effetti il direttore del Csa Armando Acri sembra prendere tempo: doveva inviare la notifica ieri, non l'ha fatto. Nel frattempo la vicenda rimbalza in Regione. Di ieri un'interrogazione del Ds Nino Beretta che interroga la giunta su quali siano le "motivazioni dell'ufficio scolastico regionale per giustificare un'operazione come quella di mobilità unilaterale" e "se esistano ancora margini per ripristinare alla direzione del liceo artistico il prof. Carli".
22/06/2005