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La Libertà/Piacenza: «Contro la scuola dei tagli e dei bavagli» Oggi "occupazione" dell'ex Provveditorato

Continua e si intensifica la mobilitazione dei lavoratori della conoscenza. In tutte le province dell'Emilia Romagna, oggi 3 giugno, sarà una giornata di lotta

03/06/2010
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Libertà

Continua e si intensifica la mobilitazione dei lavoratori della conoscenza. In tutte le province dell'Emilia Romagna, oggi 3 giugno, sarà una giornata di lotta con manifestazioni, presìdi e l'occupazione simbolica degli Uffici Scolastici Provinciali e di quello Regionale. A Piacenza Flc Cgil e Cisl Scuola hanno indetto unitariamente una manifestazione che vedrà l'inizio attorno alle 14,30 di oggi, fuori dall'Ufficio scolastico provinciale (ex provveditorato), a Borgofaxhall.
I due segretaria, Manuela Calza (Camera del lavoro) e Stefano Vantadori (Cisl) erano intervenuti due giorni fa a spiegare le ragioni della protesta. Secondo i sindacati verranno tagliati organici e risorse alla scuola, non saranno pagati i debiti (6 milioni di euro nei confronti di Piacenza), sarà negata la scuola d'infanzia ed il tempo pieno a migliaia di studenti, non verrà garantito il diritto allo studio, verranno licenziati precari e docenti Ata (130 in tutto nel Piacentino). In più, sempre secondo quanto sostiene il fronte sindacale, si vuole cancellareil contratto nazionale e bloccare le retribuzioni e scatti d'anzianità.
Contro questa manovra la Cgil ha indetto una grande manifestazione nazionale a Roma per il 12 giugno.
«Di fronte a tutto questo - è tornata a ripetere Raffaella Morsia (Flc Cgi Emilia Romagna) - l'unica preoccupazione di Governo e maggioranza è quella di cancellare un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione: quello all'informazione. I cittadini non devono sapere e si vuole mettere il bavaglio alla libera circolazione delle informazioni e delle idee. Ciò sta avvenendo in Parlamento con il disegno di legge sulle intercettazioni e avviene nella scuola e nei luoghi di formazione del sapere. L'ultimo esempio in ordine di tempo è rappresentato dalla nota del Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna con la quale si è tentato di intimidire il personale della scuola statale. Per questo la Flc Cgil Emilia Romagna ribadisce il proprio no ai tagli a scuola università e ricerca; invita tutti i cittadini a mobilitarsi a difesa della Costituzione; chiede le dimissioni del Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale e il ritiro della nota che lede la libertà di pensiero e di espressione del personale della scuola; invita tutto il personale a partecipare alle manifestazioni».


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