L'USR del Lazio lucra sulle competenze del tempo pieno secondo la FLC
Secondo la Flc-Cgil di Roma e del Lazio vi sarebbe stata la “palese violazione a Roma delle norme sugli organici della scuola 2013-2014”.
C’è forte divergenza di vedute tra l’Ufficio scolastico regionale del Lazio e la Flc-Cgil laziale per la definizione degli organici nella scuola primaria per il prossimo anno scolastico.
Secondo la Flc-Cgil di Roma e del Lazio vi sarebbe stata la “palese violazione a Roma delle norme sugli organici della scuola 2013-2014”.
Secondo quanto si legge nella nota, “la distorta applicazione nel Lazio della circolare ministeriale n.10 del 21 marzo 2013 che definisce le modalità di distribuzione delle dotazioni organiche del personale docente sta producendo di nuovo, anche quest'anno, gravi danni alle realtà scolastiche e, di conseguenza, a tutti i fruitori del sistema dell'istruzione pubblica”.
La circolare indica infatti “quali sono i modelli orari che si applicano nella scuola primaria: per il tempo pieno, per tutte le classi, devono essere svolte 40 ore di lezione settimanale, con la presenza di due insegnanti che hanno un orario obbligatorio di servizio di 22 ore. Di conseguenza, le 4 ore rimanenti possono essere utilizzate per ampliamenti dell'offerta formativa e diventano disponibili per le esigenze di tutta la scuola nell'ambito dell'organico d'istituto, in particolare per elevare da 27 a 30 l'orario nelle classi oppure per l'assistenza a mensa nei rientri pomeridiani”.
A Roma, invece, secondo il comunicato della Cgil-scuola laziale, si è deciso “che tali norme non si devono applicare. Le classi prime, seconde e terze di tempo pieno, infatti, come per il passato anno, verranno ad avere solo 40 ore in organico di diritto: ciò determinerà intanto riduzioni e perdite di posti, con la concreta possibilità che le 4 ore rimanenti vengano utilizzate per altri scopi e per altre e diverse finalità rispetto a quanto stabilisce la circolare”.
Se la situazione descritta dal sindacato fosse quella reale, è probabile che l’Usr sia stata indotta ad avocare l’utilizzo delle 4 ore di compresenza nel tempo pieno per far fronte alle richieste di nuove classi che, altrimenti, non avrebbe potuto istituire con l’organico assegnato dal Miur. Una obbligata moltiplicazione dei pani e dei pesci.
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