“Iscrizioni solo online la scuola discrimina”

OBBLIGARE le famiglie ad iscrivere i propri figli a scuola solo attraverso un procedura online è discriminante. Taglierà fuori tutte le persone che non hanno un pc a casa, gli stranieri e chi vive nei Comuni montani sprovvisti di rete internet». È l’attacco della Cgil scuola della Toscana al Miur, che da quest’anno ha introdotto l’obbligo di iscrizioni via web per gli studenti che a settembre arriveranno sui banchi delle prime classi, dalle elementari alle superiori. Il via alle iscrizioni è fissato per lunedì e ci si potrà collegare al sito del ministero fino al 28 febbraio. Saranno 12mila gli alunni coinvolti dall’operazione sul territorio regionale. «Si tratta di una scelta burocratica che finirà per sovraccaricare il personale della scuola», dice il segretario della Flc-Cgil Alessandro Rapezzi, «alcuni istituti si stanno attrezzando ma altri non sono dotati dei computer necessari a garantire un supporto alle famiglie. Sarà il caos». Il sindacato poi ricorda come anche quest’anno ben 4mila docenti su 42.327 hanno ricevuto un incarico annuale. «Uno spreco - dice Fabrizio Rocca, membro della segreteria Cgil - visto che un supplente costa allo Stato 706 euro in più di un docente assunto».
(m.n.)