Invalsi, docente fa causa al Ministero, ma l’udienza slitta subito ad aprile
E’ stato rinviato al 22 aprile il processo intentato al Ministero dell’Istruzione da una docente modenese contro il test Invalsi.
da Modena QUi
E’ stato rinviato al 22 aprile il processo intentato al Ministero dell’Istruzione da una docente modenese contro il test Invalsi.
Il Tribunale di Modena ha disposto un rinvio d’ufficio, dandone comunicazione alle parti.
La docente fa parte di ‘Politeia’, la Rete degli insegnanti della Provincia di Modena sostenuta dalla Cgil: la modenese ricorre contro il Ministero ed i suoi ‘test a crocette’ effettuati su tutto il territorio nazionale per la valutazione degli apprendimenti in Italiano e Matematica di tutte le seconde e quinte classi della scuola elementare, le prime e terze della scuola media e tutte le seconde della scuola superiore.
«Il Ministero dell’Istruzione - si legge nella nota della Cgil - ha scelto di avviare la rilevazione nazionale dichiarandola obbligatoria con uno stile impositivo ed autoritario , combinando pasticci nel dire e non dire, nell’emanare direttive e circolari contraddittorie quando addirittura di dubbia legittimità.
Come rilevato dallo stesso Segretario Generale della Cgil, Domenico Pantaleo, nella sua lettera del 7 maggio 2012 al Ministro Profumo al Sindacato sono giunte numerose segnalazioni relative a minacce di sanzioni disciplinari o addirittura di denunce penali nei confronti di quei docenti che si sono rifiutati di somministrare e/o di correggere i test Invalsi.
Questo accade anche in situazioni in cui la rilevazione nazionale Invalsi e i relativi adempimenti non sono stati oggetto di delibera del Collegio dei docenti o dove vi è stata una delibera negativa.
Come rilevato dalla stessa Cgil, che ha sempre ritenuto doverosa la valutazione nazionale del sistema scolastico, l’Invalsi potrà senz’altro costituire uno degli strumenti di valutazione, ma certo non l’unico e, a ben vedere, nemmeno il più importante».