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Il Tirreno-Livorno-Mamme e papà contro la Moratti

Pagina 4 - Livorno La manifestazione in difesa della scuola pubblica e del tempo pieno si concluderà davanti alla prefettura Mamme e papà contro la Moratti Domani pomeriggio cort...

19/11/2003
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Il Tirreno

Pagina 4 - Livorno
La manifestazione in difesa della scuola pubblica e del tempo pieno si concluderà davanti alla prefettura
Mamme e papà contro la Moratti
Domani pomeriggio corteo dall'Attias. Ci saranno anche i bambini
Sono state raccolte migliaia di firme per chiedere al ministro di tornare sui suoi passi Numerose adesioni
ANTONELLA DE VITO


LIVORNO. Genitori per la prima volta in prima linea. In prima linea per difendere il carattere pubblico della scuola, in difesa del tempo pieno nelle elementari e di ciò che è messo in pericolo dalla legge Moratti. Per farlo, mercoledì pomeriggio scenderanno in piazza gridando tutti i loro no e sfileranno in corteo per le strade del centro. Ci saranno anche i bambini, vale a dire coloro i quali i genitori vogliono appunto difendere dalle conseguenze della stessa legge Moratti.
A fianco dei "Genitori autonomamente organizzati" saranno in tanti: i presidenti delle Circoscrizioni 1, 2, 3, 4, 5, Cidi, Coordinamento genitori democratici, Arci, Legambiente, Comunità di Base Coteto, Distretto Scolastico 20, Anppia, associazione Aprile, associazione Amici del Mascagni, coordinamento Comunità Straniere, associazione Verdi Ambiente e Società, Cgil scuola, Uil scuola, Cisl scuola, Democratici di Sinistra, La Margherita, Sdi, Comunisti Italiani, Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Verdi.
I manifestanti si troveranno alle 17 in piazza Attias e concluderanno il loro corteo davanti alla Prefettura, dove al rappresentante del governo saranno consegnate le numerose firme raccolte nelle scuole.
"Con la manifestazione di mercoledì - spiega Maurizio Paolini presidente della Circoscrizione 2 - iniziano una serie di iniziative in difesa della scuola pubblica". "Ci opponiamo ad una educazione supermercato - commenta Vincenzo Baggiani della Uil scuola - che vende la cultura a chi ha più soldi. Con queste iniziative ci riappropriamo di quegli spazi democratici che questa riforma, calata dall'alto, ci aveva negato".
Le proteste dei lavoratori della scuola continuano con Angelo Pedani delal Cgil: "La Moratti vuol far passare questa riforma come una "buona scuola", ma noi ci chiediamo: come è possibile fare della buona scuola, se si diminuisce il tempo che gli studenti stanno con gli insegnanti? E con quali risorse viene fatta questa "buona scuola"? Il tutto mentre è stato approvato un finanziamento di 100 milioni di euro in tre anni alle scuole private".
"Siamo nell'occhio del mirino delle riforme - interviene Carla Benzi della Cisl scuola - in pochi anni questa è la terza. Noi ci siamo sempre dichiarati contrari a tutte, dalla prima di Berlinguer fino a quella di oggi. Riforme che sono state calate dall'alto e fortemente irrispettose dei bambini, dei genitori e degli insegnanti". Massimo De Santi, presidente del coordinamento genitori democratici afferma: "Una riforma che ha il sapore dell'anticostituzionalità. Come si potrà realizzare la scuola dell'accoglienza verso altre culture se i ragazzi avranno meno tempo per stare a scuola". Vladimiro Del Corona presidente della Circoscrizione 1 sottolinea: "È molto importante in questo momento portare avanti la battaglia unitariamente, al di là delle differenze politiche perché c'è in gioco la civiltà ed il futuro del nostro paese". Diop Mbaye del Coordinamento Comunità Straniere spiega. "Come immigrati siamo diventati anche noi cittadini di questo paese, anche se non a tutti piace. Siamo uguali agli altri, e quindi anche noi siamo genitori e ci preoccupiamo per il futuro dei nostri figli". I genitori autonomamente organizzati sono rappresentati da Dario Brunetti che richiama l'attenzione sulle difficoltà incontrate per avere una corretta informazione. "Difficoltà che hanno incontrato anche gli insegnanti, figuratevi noi cittadini. Crediamo che uno Stato democratico debba garantire l'educazione a tutti, soprattutto a chi non può permettersela". Le circoscrizioni - come spiega Piero Tomei, presidente della 5 - chiederanno che ci sia un consiglio Comunale e uno provinciale, aperti a tutti, proprio su questo argomento".
I problemi sociali collegati alla riforma Moratti non si esauriscono qui, un altro aspetto che è stato messo in evidenza è quello delle Pari Opportunità, infatti, se la scuola diminuirà i suoi servizi, a rimetterci saranno ancora una volta le donne, che dovranno riorganizzare i loro tempi spesso a scapito della professione.


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