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Il Piccolo/Trieste: Tagli alle scuole, a rischio anche gli insegnanti di sostegno

La Cgil contrattacca: «Abbiamo già chiesto l’aumento dei posti»

08/03/2007
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Il Piccolo

Recuperata una cattedra a San Canzian, scendono da 12 a 11 quelle soppresse nelle elementari del Monfalconese

La preside della «Enrico Toti», Alessandra Conte Romani: «Difficile in queste condizioni perfino riuscire a garantire un piano formativo di base»
I dati, pur confermati ufficiosamente nella recente riunione Regione-sindacati non sono ancora stati comunicati alle scuole. Ma pare che tutto rimarrà come previsto. Ovvero, le scuole elementari di Monfalcone e del suo mandamento si troveranno con molte cattedre in meno. E, quel che è più grave, è che tra i tagli ci sono anche gli insegnanti di sostegno, necessari per bambini con difficoltà. A conti fatti, due cattedre perse relative alla Duca d’Aosta, due alla Randaccio, altrettante sia alla scuola di Staranzano sia in quella di Ronchi dei Legionari, una a Fogliano e due a San Canzian d’Isonzo (l’unica che nell’incontro di ieri ha ottenuto una riduzione rispetto alle tre previste). Non perde invece nulla, per fortuna, la Toti di Monfalcone. E i commenti non si sono fatti attendere. «Posso dire solo che a fronte di un aumento di alunni ci troviamo con un insegnante in meno sull’organico ordinario e uno in meno sul sostegno – spiega la preside dell’istituto comprensivo di cui fa parte la Toti, Alessandra Conte Romani – e questo significa davvero non avere la cognizione di cosa comporti garantire un vero piano dell’offerta formativa, dal momento che non si taglia sul superfluo, ma su quello che già lo scorso anno era considerato ‘di base’. Con 200 alunni non possiamo certamente contare su un numero inferiore ai 19 insegnanti, invece si parla di 18». Per questo anche la scuola, certo solo dopo aver avuto i dati ufficiali dal ministero («ma se di una cosa si parla insistentemente, alla fine diviene realtà», commenta la preside a proposito delle voci sulle riduzioni) solleciterà un’azione per far sì che la situazione possa venire modificata. E non è solo la scuola a chiederlo: confermati i tagli, insorgono i sindacati. Nell'incontro avvenuto a livello regionale martedì pomeriggio non ci sono state modifiche sostanziali per quanto riguarda la dotazione organica della scuola elementare. Unico miglioramento, come detto, a San Canzian, dove almeno una cattedra è stata recuperata. «Tutti gli altri tagli sono stati confermati, ma il problema – spiega Girolamo Malfi della Cgil Scuola) – il problema è che essi andranno a toccare anche gli insegnanti di sostegno. Il che significa che ci saranno problemi seri specie nelle scuole di Monfalcone, che si trovano alle prese con un aumento degli iscritti. Per questo abbiamo avanzato formale richiesta a Roma di richiedere che vengano aumentati i posti previsti, altrimenti si rischia di mettere in crisi un sistema, quello delle scuole elementari, che finora era il migliore d’Europa». E il problema del calo delle cattedre è sentito soprattutto nell'Isontino, dove ci si trova davanti a una sostanziale disparità dovuta alla presenza di scuole slovene. «La questione è legata al mancato riconoscimento del ministero di una gestione separata degli organici delle scuole italiane e slovene – spiega ancora Malfi – che invece hanno diversi requisiti, per esempio un minor numero di alunni per classe previsti dalle leggi sulla tutela. Quindi, considerando il corpo alunni come un 'unicum', risulta che la nostra città ha un basso rapporto alunni-insegnanti, che invece, distinguendo tra italiani e stranieri, si modifica di molto e risulta uno dei più alti».
Elena Orsi


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