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"Il ministero ora vuole punire i supplenti che vengono dal Sud"

La Cgil: metà dei posti assegnati con le graduatorie bocciate dalla Corte Costituzionale Appello al presidente della Repubblica affinché blocchi il decreto

26/07/2011
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la Repubblica

Salvo Intravaia

Nella scuola si profilano immissioni in ruolo "miste" e la Flc Cgil siciliana lancia un appello al Presidente della Repubblica. Il decreto sulle assunzioni che scatteranno dal prossimo mese di settembre potrebbe contenere una sgradita sorpresa per i supplenti meridionali. "Metà del contingente previsto, 15 mila posti circa, sarà immesso in ruolo – dichiara Giusto Scozzaro, segretario regionale della Flc Cgil – utilizzando le graduatorie ad esaurimento relative all´anno scolastico 2009/2011 e non quelle relative al 2011/2014: utilizzando le graduatorie ad esaurimento dichiarate incostituzionali dalla Corte costituzionale a febbraio di quest´anno". Una eventualità che è più di una semplice voce, ma che penalizzerà i precari siciliani.
E l´ultima dichiarazione del ministro dell´Istruzione sembra esserne la conferma. "Il 50 per cento dei posti potrebbe essere riservato agli insegnanti in graduatoria, ma l´altro 50 per cento deve essere riservato ai giovani più capaci e meritevoli che vogliono diventare insegnanti", ha dettto Mariastella Gelmini, parlando a Viareggio del nuovo reclutamento degli insegnanti.
Pescare dalle vecchie graduatorie sarebbe una novità assoluta per la scuola italiana, ma è previsto nelle pieghe del decreto Sviluppo, che lancia il Piano triennale di assunzioni nella scuola. Un particolare di non poco conto. Le vecchie liste, bocciate dalla Consulta, vennero compilate dopo la trasformazione delle graduatorie permanenti in graduatorie ad esaurimento, che non prevedevano più la possibilità di trasferirsi da una provincia all´altra. Nel 2007, furono migliaia i precari meridionali che per paura di rimanere bloccati al nord decisero di ritornare a casa. Lasciando i primi posti delle graduatorie ai colleghi del posto.
Ma quest´anno la Consulta ha dichiarato illegittimo il blocco dei trasferimenti, le graduatorie sono state riaperte e 30 mila precari meridionali hanno nuovamente tentato l´avventura al Nord. Per essere più chiari: nella vecchia graduatoria della scuola primaria di Torino ai primi due posti figurano due maestre piemontesi, scalzate in quella appena pubblicata da due colleghe napoletane, seguite a ruota da altre due colleghe siciliane. Se le immissioni in ruolo si facessero con le nuove graduatorie sarebbero questi docenti ad essere nominati per primi. Una situazione che si ripete in tante graduatorie settentrionali.
Ma la questione è politica. Nel corso del dibattito parlamentare sul piano di assunzioni nella scuola, la Lega ha tentato in tutti i modi di scongiurare l´invasione dei meridionali nelle proprie scuole. In quella occasione, un gruppo bipartisan di 61 deputati meridionali si appellò al Capo dello Stato e al ministro Gelmini perché venisse applicata la sentenza della Corte costituzionale sulle graduatorie. Attualmente, sono 15 mila i supplenti siciliani iscritti nelle graduatorie "padane". Una parte dei quali si è trasferita di recente, visto che in Sicilia le immissioni in ruolo saranno col contagocce. "È intollerabile perfino immaginare una parte delle immissioni da graduatorie dichiarate illegittime", dichiara Tonino Russo (Pd), uno dei 61 deputati meridionali che si ribellò alla Lega.


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