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Il Giorno/Milano: Quattro professori precari in sciopero della fame: «E noi che fine faremo?»

LA PROTESTA ACCAMPATI IN VIA RIPAMONTI

02/09/2010
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Il Giorno

MILANO NICOLA HA TRE MESI, occhi azzurri che osservano dal passeggino. Il papà, Davide Bondesan, 28 anni, insegnante di latino e greco alle superiori, ha cominciato lo sciopero della fame e ha passato la notte in una tenda davanti all'Ufficio scolastico regionale. «L'anno scorso ho insegnato in una media a Binasco spiega . Non c'era altro posto. Quest'anno non so ancora dove e se troverò lavoro». Proprio ora che è nato Nicola, Davide rischia di non avere uno stipendio. Al presidio che il Movimento scuola precaria ha organizzato ieri in via Ripamonti c'è pure la mamma, Erika Braghieri. Insegnante anche lei, da due anni ha scelto un altro lavoro: «Se fossi anch'io precaria, non so come faremmo col bambino. Per fortuna ho trovato lavora in un'azienda di diagnostica». DAVIDE È UNO DEI 4 DOCENTI che da ieri pomeriggio non mangiano. Come Cristina Virardi, Alessandro Risi e Miriam Petruzzelli, tutti precari. Miriam rivela che «quest'anno 1.500 insegnanti potrebbero essere tagliati. Meno insegnanti significa meno qualità a scuola. Ma in realtà ancora non sappiamo quanti posti siano disponibili». Claudio Nicrosini, docente di Storia dell'arte e di sostegno, rivendica «un sistema trasparente per le nomine. Oggi poi si riuniscono i collegi docenti e noi non possiamo partecipare perché nessuno ha avuto ancora un incarico». Così i quattro insegnanti faranno lo sciopero della fame fino a sabato e cercheranno di creare un punto informativo per comunicare i posti effettivamente disponibili nelle scuole. A dare man forte ai precari sono arrivati studenti, ragazzi dei collettivi, professori di ruolo e sindacati (Flc-Cgil e Cub). «I tagli e le incertezze sull'organico danneggiano la continuità didattica afferma Tamara Bernasconi, insegnante di sostegno e precaria da sei anni . Gli studenti cambiano professori da un anno all'altro, e per i ragazzi disabili è peggio. Ci vogliono mesi per costruire un rapporto di fiducia». Nel pomeriggio la performance: i precari si stendono su sagome disegnate col gesso e la zona è recintata col nastro «Scena del crimine: vittima la scuola». Intanto sono usciti i calendari delle cattedre annuali per medie e superiori. Si comincerà il 6 e 7 settembre nelle scuole polo. Ma lo sciopero della fame continua. Luca Salvi


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