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Il Giorno/Milano: Cura dimagrante per il prossimo anno Saranno oltre seicento i docenti in meno

I CONTI IL NUMERO RIGUARDA IL CAPOLUOGO E LA PROVINCIA MENTRE LE CLASSI ELIMINATE SARANNO 82

25/06/2010
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Il Giorno

di LUCA SALVI MILANO TAGLI alle superiori, arrivano i dati. Milano e provincia dal prossimo anno scolastico avranno 626 docenti in meno a fronte di 1.138 alunni iscritti in più. Con un taglio di 82 classi in tutto. Ieri, durante la riunione tra sindacati e direzione scolastica regionale, sono stati discussi i tagli stabiliti regione per regione dal ministero all'Istruzione. In base alla legge 133 del 2008 (la finanziaria 2009), ci saranno ancora tagli. Milano e la Lombardia soffriranno un ulteriore decurtazione delle cattedre per l'anno venturo, come è già successo per le scuole primarie e medie. «In tutta la regione sono previsti 1392 posti in meno sull'organico di diritto spiega Corrado Barachetti, segretario regionale della Flc-Cgil e altri 297 sull'organico di fatto. Nella provincia di Milano ci saranno 516 posti in meno adesso e 110 sull'organico di fatto. Per quanto riguarda il personale Ata, invece, non abbiamo ancora nessuna informazione ufficiale. Dovremmo avere probabilmente i dati per domani (oggi, ndr.)) ma a livello regionale dovrebbe esserci un taglio di 1676 lavoratori». PER ORGANICO di diritto si intendono i posti fissi nelle scuole, solitamente assegnati a docenti di ruolo ma non solo, per organico di fatto quelli aggiuntivi assegnati in base all'andamento delle iscrizioni solitamente ai precari. Meno docenti significa meno classi. «Ne avremo 184 in meno continua Barachetti in Lombardia a fronte di un aumento di 3192 alunni. A Milano di perdono 82 classi con 1138 alunni in più». Così stamattina il taglio alle cattedre sarà un altro dei temi del corteo indetto per lo sciopero sindacale. «Chiederemo al direttore scolastico regionale di mantenere le promesse fatte afferma il segretario regionale e di azzerare il taglio complessivo di 444 posti per l'organico di fatto su tutti i cicli scolastici. Il rischio è di avere classi fuori dalla norma, con 31 alunni». IL DIRETTORE dell'Ufficio scolastico territoriale, Giuliana Pupazzoni, getta acqua sul fuoco. «Si sapeva che ci sarebbero stati tagli replica anche alle superiori. Per questo abbiamo lavorato con molto rigore nella formazione delle classi. Adesso stiamo cercando di salvare la situazione dei docenti in soprannumero. Cerchiamo di ricostituire le loro cattedre con gli spezzoni orari. Chi resterà ancora fuori sarà sistemato entro fine luglio con l'organico di fatto». Il rischio di classi sovraffollate, secondo la responsabile del provveditorato, non c'è. «L'aumento di studenti è stato spalmato su tutto il quinquennio spiega e i parametri per la formazione delle classi sono stati stabiliti dal decreto interministeriale. Non avremo classi con numeri in eccesso»


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