Il Giornale di Calabria: “L’Ateneo recuperi credibilità”

“L’Università Magna Grecia di Catanzaro deve recuperare credibilità e reputazione per assolvere alla propria missione didattica e al necessario rapporto con i bisogni di alta formazione del territorio regionale”. È quanto affermano in una nota congiunta i segretari della Flc-Cgil della Calabria, Nino Zumbo, e della stessa categoria di Catanzaro, Franco Fruci. “L’Università Magna Grecia - prosegue - deve assicurare un’alta qualità della didattica, servizi adeguati di supporto allo studio, allo scopo di essere attrattiva rispetto ad altre università del Paese, dell’area del Mediterraneo ed a livello europeo. Pertanto, occorre una svolta vera ed immediata nel governo dell’Università che dovrà essere improntata alla trasparenza e alla piena legalità, per non continuare ad assistere agli scandali degli esami truccati, dei corsi di formazione, alle truffe con i buoni mensa e alle irregolarità nei test di ammissione alla facoltà di medicina. Scandali che interessano la gestione passata ma che richiedono oggi una forte reazione da parte di tutti gli organi dell’Università, primo fra tutti il Rettore, il Consiglio di Amministrazione, il Senato Accademico e gli stessi Dipartimenti delle Facoltà. È assolutamente inaccettabile che l’impegno e la dedizione di tantissimi lavoratori Tecnici ed Amministrativi, ma anche di docenti, siano frustrati da una minoranza che attua comportamenti poco chiari e clientelari, tesi ad avanzamenti di carriere facili ed arricchimenti illeciti”. La Flc Cgil chiede, al Rettore, che di fronte alle frodi di denaro pubblico, alle situazioni di illegalità e al progressivo degrado dell’immagine e della reputazione dell’Ateneo di Catanzaro è urgente “definire - proseguono i sindacalisti - la riorganizzazione degli uffici amministrativi attraverso un organigramma che dovrà essere contrattato con il sindacato. Tutto ciò, al fine di precisare le responsabilità e rendere trasparenti tutti gli atti amministrativi e contabili ed in più per stabilizzare il personale precario che oramai è presente in un’alta percentuale e svolge funzioni ordinarie indispensabili. La stabilizzazione dei lavoratori precari non è più rinviabile pena anche la funzionalità, l’efficienza e l’efficacia dei servizi universitari”. La FLC chiede una “forte, reale e immediata rottura - concludono - con i metodi clientelari usati nel passato sia per il reclutamento del personale sia per i riconoscimenti professionali, nonché il superamento dell’indeterminatezza, addirittura di stallo, dell’Amministrazione, determinatasi da qualche mese”.