Il Giornale di Calabria: Ancora creolina: l’allarme della Cgil
occorre intervenire con determinazione e incisività, senza alcuna sottovalutazione del fenomeno che sta assumendo dimensioni allarmanti e contorni criminosi
È ancora allarme creolina a Catanzaro. Una squadra dei vigili del fuoco del capoluogo di regione si è recata all’interno dell’istituto tecnico per geometri di via Teti, dove era stata sparsa della sostanza tossica. I pompieri sono intervenuti a seguito di una segnalazione giunta al comando provinciale. “Di fronte all’emergenza della creolina che viene sparsa nelle scuole della Calabria, determinando la chiusura degli istituti, occorre intervenire con determinazione e incisività, senza alcuna sottovalutazione del fenomeno che sta assumendo dimensioni allarmanti e contorni criminosi”. È quanto sostiene, in una nota, il segretario generale della Flc-Cgil della Calabria, Nino Zumbo. “Sono mesi che, in Calabria - aggiunge Zumbo - si assiste ad un crescente susseguirsi di atti vandalici che fanno supporre la messa in atto di una complessa strategia all’interno della quale forse i ragazzi sono usati per colpire il sistema pubblico dell’istruzione e per deviarli verso la violenza e l’uso di droghe. Un fenomeno cosi esteso, allarmante e aggressivo che si protrae da mesi non può essere solo opera di ragazzi che agiscono per evitare le lezioni ed i compiti in classe. Non può nemmeno essere solo frutto del disagio sociale che, purtroppo, vivono molti giovani. Pertanto, occorre, superare l’indifferenza, se esiste, e costruire un’adeguata reazione da parte delle organizzazioni sociali e sindacali, del mondo della scuola, delle famiglie, degli stessi studenti e delle istituzioni: dagli Enti Locali alle forze dell’Ordine. È indispensabile un’azione congiunta della Direzione Scolastica Regionale, degli Uffici Scolastici provinciali e delle Forze dell’Ordine per indagare su questo grave fenomeno e proporre strumenti ed azioni in grado di aggredirlo e debellarlo. Il fenomeno della creolina nelle scuole, oltre ai danni materiali, lede il diritto allo studio a tutti coloro che vogliono frequentare regolarmente le lezioni. Un diritto fondamentale e universale previsto dalla Carta Costituzionale della Repubblica italiana che lo Stato dovrà garantire”.